Fare trekking in Calabria significa scoprire questa terra a passo lento. Un viaggio a piedi che sia di pochi o di tanti chilometri non ha importanza, basta essere solo in compagnia di uno zaino e di un cellulare o macchina fotografica per immortalare la magnificenza della natura che ti circonda.
Quello che succede è straordinario: ti estranei da una realtà che corre alla velocità della luce, riprendi contatto con la tua dimensione interiore, oltrepassi la zona di comfort, incontri persone che ti cambiano la giornata e fai esperienze che ricorderai per sempre.
Questa è la modalità che ho scelto ormai da diversi anni. Non ho idea di quanti kilometri abbia percorso dal 2016 ad oggi ma ti posso dire che per me camminare, come meditare e fare yoga, è qualcosa di cui non posso fare più a meno.
Per questo voglio condividere con te ben 18 sentieri di trekking in Calabria che ti faranno scoprire tantissime meraviglie che neanche immagini, dall’Aspromonte al Pollino passando per il Marchesato Crotonese. Parto con una breve introduzione sui tre Parchi Nazionali e poi passo ai cammini più impegnativi che abbracciano più province. Trovi anche una sezione speciale dedicata ai percorsi naturalistici della zona di Reggio Calabria perché è quella che conosco di più rispetto alle altre. Per finire, ti lascio i riferimenti delle guide e delle associazioni con cui condivido splendide esperienze da ben 7 anni.
Sommario
- Dove fare trekking in Calabria
- Percorsi di trekking in Calabria: i sentieri da non perdere
- Trekking nella provincia di Reggio Calabria
- Escursioni sulla costa ionica della Calabria
- Escursioni organizzate in Calabria
- Donne in cammino in Italia
Dove fare trekking in Calabria: la regione più verde insieme ad Abruzzo e Sardegna
Dici Calabria e pensi subito al mare. In effetti i kilometri di costa sono 780, ma in pochi forse sanno che ben il 91% del territorio regionale è costituito da montagne e colline. La Calabria ha inoltre un indice di boscosità pari al 42,7% rispetto al 22,7% del resto d’Italia. Non stupisce dunque che sia una delle tre regioni italiane, insieme con Abruzzo e Sardegna, ad avere ben tre Parchi Nazionali: Pollino (Geoparco Unesco), Sila e Aspromonte (Geoparco Unesco). A questi tre si aggiungono 23 tra parchi, riserve regionali e statali, zone umide e aree marine protette.
Parco Nazionale del Pollino
Con oltre 192.000 ettari suddivisi tra Basilicata e Calabria, il Parco Nazionale del Pollino è il più esteso d’Italia. Un’oasi naturalistica che nel 2015, grazie alla sua diversità paesaggistica, è entrata a far parte della rete mondiale dei Geoparchi Unesco.
Il re assoluto della ricca vegetazione autoctona è il pino loricato, in grado di vivere anche mille anni abbarbicato ai pendii più inaccessibili del Massiccio del Pollino, di cui fanno parte alcune delle vette più alte dell’Appennino meridionale: Serra Dolcedorme (2.267 metri), Monte Pollino (2.248 metri), Serra del Prete (2.181 metri).
Parco Nazionale della Sila
Nel centro della Calabria si respira l’aria più pulita d’Europa. Ecco il motivo per cui il Parco Nazionale della Sila è entrato a far parte della Riserva MAB Unesco, la rete mondiale di Riserve della Biosfera che ad oggi conta 738 siti dislocati in 134 paesi nel mondo.
L’altopiano silano, suddiviso in Sila Greca, Sila Piccola e Sila Grande, abbraccia le province di Cosenza, Catanzaro e Crotone per quasi 74.000 ettari ricoperti per l’80% da foreste di conifere.
Parco Nazionale dell’Aspromonte
Il Parco Nazionale d’Aspromonte, diventato Geoparco Unesco nel 2021, racchiude alcuni degli scenari più selvaggi e inesplorati d’Italia. Un territorio di 64.000 ettari che si sviluppa nella provincia di Reggio Calabria e contraddistinto da fiumare, cascate, borghi fantasma e giganteschi monoliti dalle forme curiose.
La vetta più alta è il Montalto (1.955 metri) raggiungibile da Gambarie, dove d’inverno si scia avendo come sfondo lo Stretto di Messina. La nota località è anche il punto di arrivo della prima tappa di 28 km in Calabria del Sentiero Italia che parte da Reggio.
Percorsi di trekking in Calabria: i sentieri da non perdere in ogni provincia
1. Sentiero del Brigante (province di Reggio Calabria/Vibo Valentia)

Il Sentiero del Brigante, insieme al Cammino di San Francesco di Paola, è uno dei 44 itinerari di trekking entrati a far parte dell’Atlante dei Cammini. I percorsi, promossi dal Mibact, uniscono l’Italia da nord a sud in una rete di tracciati naturalistici, culturali e religiosi.
Camminare su questo lungo sentiero significa non solo ripercorrere la strada di briganti che si rifugiavano nei boschi per sfuggire alle ricerche, ma anche scoprire luoghi a volte dimenticati. Un viaggio a piedi di 140 km dalle montagne dell’Aspromonte alle Serre vibonesi, alla scoperta di quella Calabria selvaggia e autentica.
L’itinerario, individuato alla fine degli anni ’80 dal Gruppo Escursionisti d’Aspromonte (GEA), è diviso in sette tappe: parte da Gambarie e nella parte finale, a Mongiana, puoi scegliere se proseguire verso nord raggiungendo Serra San Bruno oppure verso sud arrivando a Bivongi/Stilo.
Se vuoi seguire questo percorso di trekking in Calabria hai due alternative:
- farti accompagnare dai ragazzi del GEA. Sono loro ad occuparsi di tutto, dagli alloggi al supporto logistico fino alle guide;
- farlo in autonomia facendoti guidare dalla segnaletica rossa-bianca-rossa presente lungo il cammino.
Informazioni pratiche:
2. Kalabria Coast to Coast (province di Catanzaro/Vibo Valentia)

Questo cammino per anni è stato un grande appuntamento per centinaia di appassionati che a settembre attraversavano la regione da San Vito sullo Ionio a Pizzo Calabro, una delle località più note della Costa degli Dei.
Dal 25 luglio 2020 è on line il sito ufficiale del percorso di 55 km che parte dalla mia città di Soverato, situata sulla costa ionica, e termina a Pizzo, sul mar Tirreno.
L’itinerario, suddiviso in tre tappe, attraversa borghi come Petrizzi, San Vito sullo Ionio, Monterosso Calabro e la splendida oasi naturalistica del lago Angitola affidata al WWF Italia e considerata “zona umida di valore internazionale” secondo la convenzione di Ramsar.
Seguirai vecchi sentieri come quello delle Nivere, antica via che gli abitanti del vibonese seguivano a piedi trasportando sul dorso degli asini degli enormi blocchi di ghiaccio, poi imbarcati a Messina per essere trasformati in gustose granite.
Informazioni pratiche:
3. Cammino Basiliano (province Cosenza/Crotone/Catanzaro/Vibo Valentia/Reggio Calabria)

Il Cammino Basiliano è un itinerario di 1040 km suddiviso in 72 tappe che attraversa la Calabria da nord a sud superando di gran lunga il famoso Cammino di Santiago.
Il percorso inizia da Rocca Imperiale, considerato uno dei borghi più belli della Calabria e definito dal regista Pupi Avati un “set naturale all’aperto”, e termina a Reggio Calabria.
Ti immergerai non solo nella natura dei diversi parchi nazionali e regionali ma anche nella storia e nella cultura della Calabria bizantina scoprendo chiese, fortezze e monasteri orientali, tra cui la nota Cattolica di Stilo.
A portare avanti questo grande progetto è stato Carmine Lupia che per anni è stato il direttore della Riserva Naturale Valli Cupe di Sersale dove si trova il secondo canyon più grande d’Europa.
Sul sito web ufficiale puoi scaricare le tracce gps, approfondire ogni tappa con la descrizione del percorso, i cenni storici e le guide di riferimento. Inoltre hai tutte le informazioni sulle strutture ricettive che ospitano gli escursionisti.
Informazioni pratiche:
4. Cammino di San Francesco di Paola (provincia Cosenza)
Il Cammino di San Francesco è un viaggio spirituale alla scoperta dei luoghi frequentati dal Santo durante la sua predicazione. È stato ideato dall’Associazione Escursionisti Appennino Paolano ed è suddiviso in tre itinerari, la Via del Giovane, la Via dell’Eremita e la Via dei Monasteri per un totale di 247 km.
La Via del Giovane, certificata dal Touring Club Italiano a inizio 2023, è articolata in tre tappe per un totale di 49 km e collega il convento di San Marco Argentano, dove San Francesco si ritirò per un anno, al Santuario di San Francesco di Paola.
Il percorso attraversa alcuni punti di particolare interesse tra cui il “Patriarca di Kroj Shtikàn”, un castagno monumentale il cui tronco misura più di 11 metri di circonferenza, il faggio di San Francesco e il borgo di Cerzeto, appartenente alla comunità italo-albanese.
A Paola ti sarà consegnato il “Testimonium”, la pergamena che attesta il compimento del cammino, timbrato dai frati dell’Ordine dei Minimi di San Francesco.
Il sentiero è facilmente riconoscibile grazie alla segnaletica costituita da pietre miliari poste agli incroci principali, da frecce e sole di colore giallo disegnate su pietre, alberi o muretti e dai cartelli stradali.
Anche la Via dell’Eremita è suddivisa in tre tratti. Il luogo di partenza è il monastero di Paterno Calabro e si arriva come sempre al Santuario di San Francesco di Paola percorrendo quasi 63 km attraverso borghi come Dipignano, Carolei e Cerisano.
Infine, l’ultimo tratto del cammino, la Via dei Monasteri, si sviluppa in sei tappe per un totale di 135 km e collega i conventi fondati dal Santo in Calabria oltre a quello di Paola: Paterno Calabro, Spezzano della Sila e Corigliano Calabro.
Puoi farti guidare dai ragazzi dell’organizzazione o affrontare il cammino in solitaria.
Informazioni pratiche:
5. Cammino Mariano Pollino (provincia di Cosenza)

Il Cammino Mariano è un altro itinerario religioso di trekking che parte da Alessandria del Carretto, nota per uno dei carnevali più antichi e suggestivi del Sud Italia, e si conclude sul Tirreno, a Tortora.
Il percorso è stato ideato dall’Associazione Culturale “Cammino Mariano Pollino” guidata dal professore Mario Martino. È percorribile non solo a piedi ma anche a cavallo o in mountain bike, e attraversa tutti i paesi del Parco Nazionale sia sul versante calabro che lucano come Plataci, San Lorenzo Bellizzi e Civita.
Tutte le tappe sono state progettate per scoprire e rivalutare i luoghi sacri legati alla tradizione religiosa mariana, come ad esempio il Santuario di Santa Maria delle Armi di Cerchiara.
Al momento è stato tracciato solo il primo dei cinque trail che parte da Alessandria del Carretto e termina a Civita, percorrendo circa 37 km.
Informazioni pratiche:
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6. Calanchi di Cutro (provincia di Crotone)

I Calanchi di Cutro li ho visti dal vivo nell’aprile 2022 in occasione di un evento di promozione territoriale organizzato dall’Associazione Fili Meridiani.
Mi sono ritrovata davanti a quelle famose “dune immaginate da Kafka” citate da Pierpaolo Pasolini nel suo libro “La lunga strada di sabbia”: il reportage di un viaggio nell’estate del ’59 da Ventimiglia a Palmi al volante di una Fiat 1100.
Un paesaggio lunare unico dal punto di vista archeologico, geologico e storico compreso tra i comuni di Cutro e Roccabernarda che grazie al grande impegno dell’Associazione Calanchi del Marchesato è stato salvato dalla realizzazione di una discarica.
L’associazione propone degli itinerari molto facili, tra i 4 e i 6 km, quindi ideali anche per chi è agli inizi:
- il Trekking sulla Via Veteram, l’antica strada percorsa da pastori e contadini che collegava Cutro con l’entroterra.
- L’Anello che attraversa le biancane monumentali de “La Scala” per poi arrivare all’Area SIC degli Stagni sotto Timpone San Francesco e risalire verso “Le Forche”, il punto più alto del cammino.
- Il trekking urbano tra le vie di Cutro, l’antica Kyterion. Parte dalla nota scacchiera di piazza Giò Leonardo Di Bona, il primo campione del mondo di scacchi, e raggiunge la “Scioddra i du Pilusu”
Informazioni pratiche:
https://calanchidelmarchesato.com/
7. Diapiri salini di Zinga di Casabona (provincia di Crotone)

I Diapiri salini di Zinga di Casabona rappresentano un geosito unico non soltanto a livello calabrese ma anche europeo, infatti per le sue caratteristiche e dimensioni ha ricevuto il riconoscimento dell’Ispra. In pratica sono delle rocce di sale che si sono originate oltre 5 milioni di anni fa durante la crisi di salinità del Messiniano, quando le acque del Mar Mediterraneo evaporarono a causa della chiusura dello Stretto di Gibilterra.
Ci troviamo lungo le rive del fiume Vitravo che ha dato origine anche ad un piccolo canyon dove nidifica la rara cicogna nera.
Le escursioni sono organizzate dall’Associazione Italia Nostra – Sezione di Casabona e Valle del Neto che propone due itinerari:
- Geosito Diapiri Salini, un percorso facile di trekking di circa 3 km che permette di guardare da vicino i diapiri salini di Russomanno, Vitravo e Mandria Vecchia. È prevista anche una fermata presso i ruderi della Caserma della Finanza che sorvegliava l’estrazione del prezioso sale e l’ingresso alle miniere.
- River trekking nelle Gole del Vitravo e Visita ai Diapiri Salini, un cammino di quasi 11 km che attraversa la Valle riconosciuta come SIC (sito di interesse comunitario) e ZPS (zona a protezione speciale).
Informazioni pratiche:
https://diapirisalinidizinga.it/
8. Riserva Naturale Regionale del Vergari (provincia di Crotone)

Il Parco Fluviale del Vergari di Mesoraca, diventato Riserva Regionale nel mese di aprile, è situato ai piedi della Sila Piccola crotonese.
Io ho avuto modo di visitarlo nell’estate del 2022 per un’uscita organizzata dalle Associazioni “I Calanchi del Marchesato” e “La Maruca“, ideatrice del progetto del Parco.
Siamo partiti dal centro storico per poi immergerci nella biodiversità del Parco Nazionale della Sila e tuffarci nelle gelide acque della “Carrozzella” e del “Curteddruzzu”, bellissime piscine naturali incastonate tra i massi. Un itinerario molto semplice di 2,5 km e della durata di 3 ore adatto anche ai bambini.
L’Associazione “La Maruca” organizza anche altri cammini tra cui il Percorso dei Briganti, dei Monasteri Medievali e degli Enotri.
Informazioni pratiche:
9. Megaliti di Nardodipace (provincia di Vibo Valentia)

Una dei cammini più facili da non perdere in Calabria se ti trovi nel Parco Regionale delle Serre sono i Megaliti di Nardodipace.
Queste due strutture ciclopiche a due passi da Serra San Bruno sono state scoperte nel 2002 a seguito di un incendio.
Dagli studi effettuati dal professore Domenico Raso si suppone che siano opera dei Pelasgi, un popolo che abitò in Calabria 5.000 anni prima di Cristo e citato anche da Omero nell’Odissea indicandoli proprio come gli artefici del sito.
I siti dove ammirare i dolmen sono suddivisi in Sito A e Sito B. Per raggiungerli devi oltrepassare il paese di Nardodipace e seguire le indicazioni su Google Maps. Lascia la macchina nel parcheggio antistante l’ingresso e poi prosegui a piedi.
Entrambi i sentieri sono molto semplici e non richiedono un allenamento classico da escursionista.
L’ingresso ai megaliti è gratuito.
Trekking nella provincia di Reggio Calabria
Se vivi o sei in vacanza a Reggio Calabria hai la base perfetta per esplorare a piedi il Parco Nazionale d’Aspromonte e i borghi della provincia come Pentedattilo, Bova, Roghudi Vecchio e tanti altri.
10. Anello di Pietra Cappa

Raggiungere Pietra Cappa è sicuramente una delle escursioni più emozionanti che potrai fare nella provincia di Reggio Calabria. Ti catapulterai nella Vallata delle Grandi Pietre dove giganti massi disegnano il versante est del Parco Nazionale d’Aspromonte. Un territorio aspro contraddistinto da fiumare, castagni millenari e grotte rupestri abitate fin dall’antichità dai monaci basiliani. Ma la cosa più bella è che ti ritroverai al cospetto del monolite più alto d’Europa (140 metri ) che per la sua particolarità è considerato un geosito di rilevanza internazionale.
Tutti i dettagli su Pietra Cappa e il percorso li trovi in questo post:
Pietra Cappa: il monolite più impressionante della Calabria
11. Sentiero del Tracciolino

Il Tracciolino definito anche il “sentiero Azzurro” è un balcone naturale a strapiombo sulla Costa Viola che collega Palmi a Bagnara Calabra. Ti ritroverai davanti a panorami unici su tutta la costa tirrenica, da Capo Vaticano alle Isole Eolie fino ad arrivare allo Stretto di Messina con l’imponente sagoma dell’Etna.
L’escursione ad anello parte dalle Tre Croci bianche del Monte Sant’Elia. Da qui si scende lungo un sentiero fino ad abbandonare la vista della città di Palmi e scorgere le numerose spiaggette incastonate tra le falesie, tra cui la spiaggia della Marinella e Cala Janculla, una delle più belle della Calabria.
L’itinerario è un percorso di media difficoltà con qualche tratto esposto: non è presente nessun tipo di segnaletica quindi è bene seguirlo in compagnia di una guida escursionistica.
Leggi anche Le 12 spiagge più belle della Calabria
12. Sentiero dell’Inglese

Il Sentiero dell’Inglese, così chiamato in omaggio allo scrittore e viaggiatore londinese Edward Lear, è un percorso di trekking di una settimana immerso nei paesaggi selvaggi della Calabria grecanica.
Il rilancio del cammino è avvenuto grazie alla sinergia di due associazioni, La Compagnia dei Cammini e Naturaliter che da anni promuovono un turismo sostenibile attraverso sentieri di trekking in Italia e all’estero.
Camminando tra fiumare, uliveti, piante di bergamotto e fichi d’india scoprirai gli angoli più belli del Parco Nazionale d’Aspromonte dove vivono comunità che parlano un idioma dalla storia millenaria, il greco di Calabria.
L’itinerario è suddiviso in 7 tappe: parte da Pentedattilo, borgo situato sulla collina sopra Melito di Porto Salvo, e termina a Staiti attraversando paesi come Bagaladi, Palizzi, Amendolea, Condofuri, Gallicianò e Bova.
Anche in questo caso puoi decidere di percorrerlo in autonomia oppure vivendo la bellissima esperienza offerta dalla Compagnia dei Cammini con asini al seguito, proprio come fece nel 1847 Edward Lear.
Per maggiori informazioni puoi dare un’occhiata qui:
- Compagnia dei Cammini
- Cooperativa Naturaliter: tel. 347 3046799 – sentierodellinglese.com
Se vuoi approfondire leggi anche:
- Pentedattilo: alla scoperta dell’ex borgo fantasma della Calabria
- Il Grecanico di Calabria: la lingua che ci unisce al mondo
13. Sentiero da Amendolea a Gallicianò

Il sentiero di trekking da Amendolea a Gallicianò è uno dei tanti entrati nella mia lista del cuore. L’ho percorso a fine maggio dello scorso anno insieme alle guide ufficiali del Parco Nazionale d’Aspromonte Noemi Evoli e Andrea Ciulla.
Siamo partiti dal piccolo angolo di paradiso dell’Agriturismo “Il Bergamotto” di Ugo Sergi e siamo arrivati a Gallicianò, l’acropoli della Magna Grecia in Calabria: 18 km impegnativi ma di pura bellezza tra i crinali rigogliosi del Geoparco Unesco, l’argento vivo della fiumara Amendolea, la fragranza intensa del cisto marino e il cuore greko che ancora batte in questi luoghi magici.
Escursioni sulla costa ionica della Calabria
Dalla provincia di Reggio mi sposto sulla costa ionica della Calabria, battuta in lungo e in largo sempre a bordo della mitica littorina anni ’50, per raccontarti le più belle escursioni vissute alle Gole del San Paolo di Gerac e ai Calanchi di Palizzi.
14. Gole del San Paolo – Gerace

Ti porto nel selvaggio Aspromonte a camminare tra tartarughe di roccia, enormi ippopotami e bellissime grotte ricamate.
Il trekking ad anello delle Gole del San Paolo parte dal Passo di Ropolà, situato sopra il borgo di Gerace. Ci si addentra dentro una sughereta per poi raggiungere monte Cottonera da cui godrai di una splendida vista su tutta la costa ionica, il monte Tre Pizzi di Antonimina, Monte Mutolo di Canolo Vecchio, Gerace e lo Zomaro.
Poi si prosegue per Monte Campanaro percorrendo un sentiero che si affaccia sulle Gole del San Paolo. Lungo la strada incontrerai una grande tartaruga di roccia e un ippopotamo per poi finire con le bellissime grotte modellate dalla forza di madre natura.
Questo è un cammino di 8 km molto impegnativo soprattutto per i tratti esposti. Se soffri di vertigini te lo sconsiglio.
Informazioni pratiche per l’escursione:
https://www.reinventingaspromonte.eu/
Cosa visitare nei dintorni:
- Antonimina e Monte Tre Pizzi
- Canolo Vecchio e le Dolomiti del Sud
- Musaba
- Parco archeologico Locri Epizefiri
- Villa Romana di Casignana
15. Calanchi di Palizzi

I calanchi di Palizzi li ho scoperti in una domenica di febbraio, baciata dal sole e da un tepore insolito di 15 gradi. Sono formazioni geologiche risalenti a tre milioni e mezzo di anni fa. Un paesaggio lunare fatto di montagne color borotalco e dolci pendenze create dall’erosione delle piogge. Un luogo così unico da essere considerato un sito di interesse comunitario.
Ci sono due punti dove ti consiglio di fare una sosta. Il primo si trova a circa 2 km dalla stazione FS di Palizzi ed è indicato su Google Maps come SIC IT9350144, il secondo è situato di fronte la pineta di Spropoli.
Il percorso di trekking è molto semplice e adatto anche ai bambini.
16. Monte Consolino – Stilo

Se ti trovi nei dintorni di Monasterace puoi salire verso Stilo e raggiungere il Monte Consolino, la miniera che in passato alimentava la più importante industria siderurgica del Mezzogiorno e oggi utilizzata dagli sportivi per le arrampicate.
La salita non è impegnativa: si parte dal borgo per poi attraversare la pineta e arrivare fino in cima al Castello di epoca normanna da cui potrai godere di una panoramica su tutta la Vallata dello Stilaro con Bivongi, Pazzano e il monastero di San Giovanni Theristis dove vivono alcuni monaci ortodossi.
Non può mancare una visita di Stilo, inserito nel Club dei Borghi più Belli d’Italia, del tesoro bizantino della Cattolica e per finire della Chiesa di San Giovanni Theristis il Nuovo con la pala d’altare “Il Paradiso” di Giovan Battista Caracciolo.
Informazioni pratiche per l’escursione:
17. Calanchi di Maro Simone – Melito di Porto Salvo

I calanchi di Maro Simone li ho scoperti per caso durante le mie esplorazioni su Google Maps e me ne sono innamorata tant’è che ci sono tornata per ben 3 volte.
Qui ho fatto un’esperienza incredibile incontrando una cavalla che è stata al mio fianco per metà cammino.
Online non ho trovato tantissime informazioni dal punto di vista geologico, so solo che sono un SIC, cioè un sito di interesse comunitario.
Per raggiungere i calanchi sono partita a piedi dalla stazione di Melito di Porto Salvo e ho proseguito fino al cimitero di Roghudi, da cui parte un sentiero sterrato che arriva sul letto della fiumara. Sono risalita dall’altra parte arrivando al Monte Cappelli e poi sono scesa verso il centro percorrendo contrada Annà e mi sono immersa nei bellissimi murales di Melito Vecchia.
Se fai questo cammino intorno a marzo/aprile sarà ancora più bello per la fioritura della sulla.
18. Monte Scifo – Mammola

Il monte Scifo di Mammola è stata la più bella scoperta di quest’anno. Per me è il punto panoramico più bello della Locride. Dall’alto dei suoi 600 metri hai da un lato le Dolomiti del Sud di Canolo Vecchio e la rupe di Gerace, dall’altro Mammola e l’intera costa ionica.
Avevo visto qualche foto su Google Maps ma non avrei mai immaginato di trovarmi di fronte a questa meraviglia della natura.
Per raggiungere questo incanto ti consiglio di lasciare la macchina al parcheggio vicino il Borgo Chiusa, un piccolissimo paese abitato da una quindicina di persone. Da qui vai a destra e cammini per circa 1 km fino ad arrivare all’imbocco della strada sterrata di località Acone. Ancora altri 2 km e sali verso sinistra per arrivare su in cima.
Escursioni organizzate in Calabria: associazioni di trekking e guide naturalistiche di riferimento
Voglio lasciarti i contatti delle guide naturalistiche e associazioni di trekking con cui sono uscita dal 2016 ad oggi e che organizzano periodicamente delle escursioni. Li ho suddivisi per area in modo che tu abbia già un’idea chiara.
Parco Nazionale d’Aspromonte
Associazione Boschetto Fiorito – Antonimina – tel. 347 407 1165
Noemi Evoli e Andrea Ciulla di Passi Narranti – Guide ufficiali – tel. 388 8610184
Parco Nazionale Pollino
Gaetano Sangineti (Guida ufficiale) di Discover Pollino – tel. 349 534 6434
Stefano Saetta (Guida Aigae) – tel. 347 458 2293
Parco Regionale delle Serre e Vallata dello Stilaro
Trekking Stilaro – tel. 333 820 5164
Marchesato Crotonese
Associazione Calanchi del Marchesato
Associazione Italia Nostra – Sezione Casabona e Valle del Neto – tel. 366 194 4451
Associazione La Maruca – 329 471 7004
Donne in cammino in Italia
Se come me sei una grande appassionata di trekking ti segnalo la community su Facebook “Ragazze in Gamba” connessa alla Rete Nazionale Donne in Cammino, al cui interno vengono promosse le storie e i racconti delle donne in viaggio.
Sono arrivata alla fine di questo lunghissimo articolo sui percorsi di trekking in Calabria. Sono partita da una breve introduzione sui Parchi Nazionali per poi passare alle escursioni più impegnative che coinvolgono più province fino ad arrivare alle diverse associazioni e guide naturalistiche che operano sul territorio.
Se hai domande o dubbi ti aspetto qui sotto nei commenti.
Salve,grazie per questo articolo.
Noi amiamo questa terra e facciamo promozione del territorio da sempre.Angelo nato a Verbicaro conosce le montagne del Parco del Pollino come le sue tasche, guida da 20 anni.Io accompagno gruppi in cammino,la mia passione ed ho percorso gran parte dei cammini di cui parli. Cerchiamo di portare gente a conoscere questa terra meravigliosa. Sarebbe interessante conoscersi.
Ciao Claudia,
grazie di cuore per essere passata da qui. Sono felice di conoscere una realtà come la vostra anche perchè abbiamo una missione in comune. Ti contatto telefonicamente.
A presto
Luigina