Pietra Cappa è uno dei luoghi più suggestivi che io abbia visto finora tant’è che l’ho scelto per la copertina della mia guida turistica della Calabria in pdf. Non è solo il monolite più alto d’Europa ma è il luogo simbolo del Parco Nazionale d’Aspromonte, Geoparco Unesco dal 2021. Un territorio selvaggio e all’apparenza chiuso al resto del mondo. Un lembo di Calabria capace di mostrare la sua infinita bellezza solo a chi è in grado di guardarla veramente con il cuore, andando oltre i pregiudizi e le paure che in tutti questi decenni hanno nascosto questo paesaggio unico e indescrivibile.
Oggi ti porto con me alla scoperta di Pietra Cappa e della Vallata delle Grandi Pietre, ti do tutti i consigli per affrontare il percorso e a chi rivolgerti per organizzare l’escursione.
Sommario
- Dove si trova il monolite più alto d’Europa
- Pietra Cappa: tra storia e leggenda
- Un po’ di geologia su Pietra Cappa
- Le mie tre escursioni
- Percorso di trekking: Pietra Cappa e Rocce di San Pietro
- Come organizzare l’escursione
- Come arrivare a Pietra Cappa
Dove si trova il monolite più alto d’Europa
Pietra Cappa si trova in provincia di Reggio Calabria, nel Parco Nazionale d’Aspromonte al confine tra i comuni di San Luca e Careri. È alto 140 metri e occupa una superficie di quattro ettari di terreno.
Il versante orientale dell’area naturalistica, entrata nel 2021 nella Rete Globale dei Geoparchi Unesco, è caratterizzato dalla presenza di enormi massi rocciosi dalle forme veramente curiose, tra cui Pietra Lunga e Pietra Castello.
Pietra Cappa: tra storia e leggenda
Il nome “Pietra Cappa” ha origini antichissime. In alcuni documenti medievali è citata come pietra “Gauca” cioè pietra vuota. Un toponimo che contraddistingue tutta la Vallata delle Grandi Pietre dove si trovano diverse grotte frequentate nell’antichità dai monaci basiliani.
Attorno alla nascita di Pietra Cappa ruotano numerose leggende. Quella più nota racconta che Gesù, arrivato ai piedi dell’Aspromonte insieme ai suoi discepoli, chiese loro di raccogliere dei massi per fare penitenza. Pietro raccolse solo un piccolo ciottolo e quando Gesù trasformò i massi raccolti in fumanti pagnotte capì la lezione. Lasciò lì quel sasso per ricordarsi del proprio errore e poi lo sfiorò con un dito facendolo lievitare così tanto fino a trasformarlo nel gigante masso.
La storia del monolite è connessa anche al mistero dei Cavalieri Templari. Si racconta che la zona in cui si trova Pietra Cappa fosse la patria della Decima Legione Fretense, nella quale militava il legionario che trafisse con la lancia il costato di Gesù.
Secondo un altro racconto il gigante di pietra fu anche il punto di partenza dei monaci che fondarono l’ordine di Sion, i quali ebbero la rivelazione del Sacro Graal, la simbolica coppa del sangue di Cristo.
Un po’ di geologia su Pietra Cappa
Il monolite di Pietra Cappa è uno degli 8 geositi di rilevanza internazionale che ha permesso al Parco Nazionale d’Aspromonte di diventare Geoparco Unesco.
Da un punto di vista geologico appartiene alla Formazione di Stilo – Capo d’Orlando creatasi durante l’Oligocene, quindi tra i 33 e i 23 milioni di anni fa. È un conglomerato di roccia sedimentaria di varia natura che nel corso del tempo ha dato vita anche ad un suggestivo tunnel sul fianco del costone.
Sotto il profilo geomorfologico Pietra Cappa è un butte, cioè un rilievo caratterizzato da pareti ripide e una cima pianeggiante in cui il diametro della superficie in alto è inferiore all’altezza delle pareti che sono alte più di 100 metri.
Le mie tre escursioni
Le tre escursioni che ho fatto a Pietra Cappa sono state tutte speciali.
1 – La prima del 16 settembre 2018 è stata un po’ rocambolesca. Per colpa di alcune mucche presenti sul tratto finale in direzione di Natile Vecchio ho perso il treno per tornare a Soverato e sono andata a finire a Reggio Calabria senza neanche avere un cambio con me.
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2 – La seconda volta, il 3 marzo 2019, grazie a Noemi Evoli e Andrea Ciulla, guide ufficiali del Parco Nazionale d’Aspromonte e autori del progetto “Passi Narranti”, ho conosciuto la storia del monastero di San Giorgio, punto di riferimento per i monaci basiliani che abitavano questi luoghi, completato l’intero anello intorno al monolite e imparato qualche chicca di geologia. Chi se lo immaginava che l’Aspromonte in realtà rappresenta l’ultimo tratto delle Alpi calabresi?
3 – L’ultima escursione del 12 ottobre 2019 l’ho organizzata per un gruppo di amici grazie alla collaborazione della Pro Loco di Careri. Ho assaporato il “pane cunzato“, le “melanzane ‘mbuttunate”, le crespelle fritte sul momento, il caffè di una moka gigante mai vista. Ho ascoltato il racconto di come si realizza un gioiello intagliato in legno di gelso. Ho ammirato per la terza volta la figura imponente di Pietra Cappa, questa volta coperta dalle nuvole e dalla nebbia. Ho visto negli occhi di chi era con me lo stupore di essere qui, in questi luoghi magici che ci regala la nostra Calabria.
Percorso di trekking: Pietra Cappa e Rocce di San Pietro
Il sentiero verso Pietra Cappa inizia su una strada sterrata, tra piante di erica, corbezzolo e menta. Dopo aver attraversato il letto di un torrente, affrontiamo una salita che ci porta verso il Casello di San Giorgio, punto di inizio del percorso ad anello. La vegetazione cambia e incontriamo i primi alberi di castagno millenari distrutti da incendi e intemperie.
Dopo un po’ cominciamo ad intravedere la figura del “panettone” di pietra che da quel momento in poi ci fa sempre compagnia. C’è chi vede nel monolite una sfinge, chi un elefante senza proboscide, chi un volto umano con qualche ciuffetto verde che spunta qua e là sulla testa. Insomma la regina dell’Aspromonte lascia molto spazio all’immaginazione.
Dopo la pausa pranzo consumata ai piedi del gigantesco masso riprendiamo il cammino verso le Rocce di San Pietro, un altro complesso di pietre sede di insediamenti costruiti tra il IX e il XII secolo dai monaci basiliani.
Come organizzare l’escursione
Se vuoi raggiungere Pietra Cappa ti consiglio sempre di unirti ad un gruppo di escursionisti perchè in alcuni punti il percorso non è facile e manca la copertura telefonica.
Per quanto riguarda l’attrezzatura ti suggerisco di portare con te degli scarponi alti da trekking, uno zaino, almeno 1,5 lt di acqua e qualche snack energetico.
Guide di riferimento:
– Associazione Boschetto Fiorito
Tel. +393297761705 – email: boschettofiorito@gmail.com
Pagina Facebook – Profilo Instagram
– Noemi Evoli e Andrea Ciulla di Passi Narranti – guide ufficiali del Parco Nazionale d’Aspromonte – tel. 388 8610184
Come arrivare a Pietra Cappa
Se vuoi scoprire il monolite più alto d’Europa e tutta la vallata delle Grandi Pietre puoi seguire due percorsi: il primo è quello che parte da San Luca, il secondo dal paese di Natile Vecchio, frazione del comune di Careri.
Entrambi gli itinerari richiedono un buon allenamento fisico considerando la durata di circa 6 ore e il dislivello.
1. Itinerario San Luca – Pietra Cappa – Rocce di San Pietro
Questo è il sentiero che ho percorso le prime due volte. Sulla 106 ionica, a circa 2 km dalla Villa Romana di Casignana, prendi la SP72 per San Luca/Bosco di Sant’Ippolito. Una volta superato il comune del paese, prosegui su Via Carrubbara. Subito dopo Pietra Lunga, sulla destra c’è un bivio, fermati lì con la macchina e poi prosegui a piedi. Dalla deviazione devi percorrere 3 km per raggiungere il Casello Ex Afor di San Giorgio, punto di inizio dell’itinerario.
Informazioni pratiche
- Lunghezza: circa 8 km
- Dislivello: 400 metri
- Durata stimata: 6 ore
- Difficoltà: E (escursionistica)
- Periodo ideale: tutto l’anno
2. Itinerario Natile Vecchio – Rocce di San Pietro – Pietra Cappa
Il sentiero da Natile Vecchio parte dalla piazza del paese. Subito dopo il bar, prendi la piccola strada in salita e segui sempre la segnaletica rossa e bianca. Dopo circa un’oretta di cammino fai una deviazione per raggiungere le Rocce di San Pietro e Pietra Tonda. Da qui riprendi il percorso principale, prosegui verso Pietra Cappa e poi ritorni sul cammino percorso all’andata.
Vuoi dare uno sguardo dall’alto a Pietra Cappa e a tutta la vallata delle Grandi Pietre? Ecco il video emozionante del Parco Nazionale d’Aspromonte!
Se dopo Pietra Cappa vuoi scoprire altri percorsi di trekking in Calabria ti lascio leggere un post molto approfondito in cui ne ho raccontati ben 18.
Trekking in Calabria: 18 escursioni in aree naturalistiche fuori dall’ordinario
Buongiorno,complimenti molto bello il suo sito!Buon lavoro continui così,saluti Alberto Data
Buongiorno Alberto,
grazie mille!
Luigina