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Cosa vedere a Soverato: oltre al mare c’è di più

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3 Giugno 2023
soverato cosa vedere

Oggi ti porto alla scoperta della mia città: spiagge bianche, mare cristallino e molto di più che di sicuro non ti aspetti.

Conosciuta come la “Perla dello Jonio“, Soverato, grazie anche ai riconoscimenti della Bandiera Blu, si è trasformata in una delle destinazioni turistiche più frequentate della Calabria, sia dai giovani che dalle famiglie.

Per questo motivo voglio farti conoscere una serie di posti che io da cittadina, curiosa come sono, ho scoperto passo passo dopo essere rientrata da Roma, grazie anche alla lettura del libro “Soverato tra mare e terra” scritto da Angela Maida, Raffaele Riverso e Manuela Alessio Pisano.

Condivido con te anche i miei locali preferiti dove mangiare, fare un aperitivo o respirare un po’ di arte e cultura. Trovi anche qualche consiglio su dove acquistare un piccolo souvenir o portare a casa qualche delizia tipica calabrese.

Preparati perchè questo articolo su cosa vedere a Soverato è abbastanza corposo.

Sommario

Dove si trova Soverato

Soverato si trova in provincia di Catanzaro, a circa mezz’ora dal capoluogo regionale. Siamo nella Costa degli Aranci, un tratto di 75 chilometri che da Steccato di Cutro arriva fino a Monasterace Marina. Le spiagge bianche, dal fondale basso e sabbioso, si alternano alle calette rocciose più riservate e tranquille di Copanello e Pietragrande.

Alle spalle della costa puoi catalputarti nel silenzio dei borghi arroccati come Badolato oppure nella storia di questa regione che ha ancora tanto da raccontare. Puoi visitare il Parco Archeologico di Scolacium, l’antica Skylletion, e quello di Kaulon che custodisce il mosaico pavimentale più grande della Magna Grecia

Per approfondire leggi qui:

Siti e parchi archeologici in Calabria

Soverato: l’oasi del cavalluccio marino

Soverato è conosciuta soprattutto per il suo incantevole mare blu, scelto dal cavalluccio marino per vivere e riprodursi. L’ippocampo, simbolo della città, è un curioso pesciolino che popola i fondali di questo territorio e per proteggerlo nel 2008 è stato istituito il Parco Marino Regionale “Baia di Soverato” situato di fronte l’area antistante il Lido San Domenico.

In ecologia, i cavallucci marini sono considerati un valido indicatore di qualità ambientale, dal momento che sono degli organismi stanziali che vivono in habitat in stato di equilibrio naturale.

cavalluccio marino soverato
Photo credits: Ernesto Sestito

Cosa visitare a Soverato

Chiesa della Madonna di Porto Salvo

Via San Martino 14

La “chiesetta dei pescatori”, così definita dai soveratesi, fu costruita nel 1906 da Rocco Caminiti come voto alla Madonna di Porto Salvo per averlo salvato dal mare in tempesta. Tra le cose che amo di più ci sono i tre affreschi che decorano le pareti esterne, dipinti da Pinizzotto, l’iraniana Ghazanfari e De Pasquale.

La seconda domenica di agosto da questa chiesetta parte la processione della Madonna a mare, un evento che ogni anno richiama a Soverato migliaia di fedeli e turisti provenienti da tutto il comprensorio.

Ex-Comac

All’altezza della cooperativa dei pescatori “Stella del Mare” c’è l’Ex-Comac, un capannone industriale di oltre 1.000 metri quadri che ho avuto la fortuna di fotografare nei suoi angoli più curiosi e nascosti. Uno spazio urbano vuoto e decadente che ti affascina con le perfette geometrie, le mura alte 4 metri e i pilastri che si susseguono in fila indiana. Eppure questo edificio abbandonato ha alle spalle una storia che non sanno tutti.

L’Ex-Comac, prima di commerciare all’ingrosso legname e materiale da costruzione,  negli anni ’30 era una raffineria di quarzo che veniva estratto nelle miniere di Davoli e Satriano. Infatti, gli abitanti più anziani di Soverato la ricordano con malinconia come “u quarzu”. Una storia di cui non esiste più traccia se non il molo sotterrato dalla sabbia che serviva come attracco per le navi che trasportavano il semilavorato alle varie industrie sparse in giro per l’Italia.

Dopo decenni di abbandono questo spazio urbano è stato per un po’ di tempo sede di numerosi eventi culturali e fiere ma ad oggi purtroppo è chiuso.

Ex – Comac

Grotticelle

Le Grotticelle funerarie sono l’evidenza archeologica più antica di Soverato. Risalgono all’età del Bronzo, quindi parliamo di circa 3.000 anni fa e sono molto simili a quelle che puoi vedere a Calanna, nel reggino.

Ci troviamo in località San Nicola, all’ingresso nord di Soverato, nell’area archeologica “Poliporto” che conserva l’antico toponimo della città.

La necropoli, attribuita ad uno stanziamento di siculi sulla costa, è stata scoperta nel 1926 dopo una mareggiata insieme alla cava di macine situata lì vicino, grazie ai sopralluoghi richiesti alla Soprintendenza dal Prof. Vincenzo Sangiuliano

Il sito era molto più esteso ma i lavori della ferrovia prima e della strada provinciale dopo, l’hanno ridotto sensibilmente.

Le piccole cavità si trovano su una parete rocciosa sotto la strada 106 e sono visibili solo dalla spiaggia. Se vuoi dargli un’occhiata da vicino c’è un breve percorso realizzato dall’Associazione Gruppo Archeologico Paolo Orsi, poco prima di attraversare il ponticello.

Cava di macine

Cava macine

A poca distanza dalle Grotticelle, davanti il lido Bikini puoi intravedere dei manufatti di conglomerato che si pensa siano stati sfruttati in epoca romana per estrarre numerose macine da mulino.

La cava, visibile solo in giorni di bassa marea, è quasi del tutto sommersa e ricoperta dalla sabbia e dagli stabilimenti balneari costruiti lì intorno.

L’area è sottoposta a vincolo archeologico e si estende dall’hotel San Domenico fino al campeggio Glauco. Nel corso delle indagini subacquee effettuate tra il 2004 e il 2006 sono state individuate una sessantina di macine che, dalla caratteristica della pietra, si presume fossero usate per la macinazione dei cereali.

Oltre alla macine sono stati recuperati numerosi reperti tra cui monete, anfore, chiodi in bronzo e ancore di pietra.

Museo delle pietre e dei minerali

Ho scoperto questo museo a due passi dal sito delle Grotticelle quando ho accompagnato un gruppo di Brancaleone in visita a Soverato.  Il Sig. Mimmo Prunestì ci ha fatto entrare nel suo regno, fatto di tantissime pietre provenienti da tutto il mondo dai colori e dalle forme più curiose, piante di bergamotto e di peperoncino. 

Mudimar – Museo didattico del mare

Via Giuseppe Verdi 5 (c/o Istituto Salesiano) – tel. 347 1165244 – sito web: https://www.cesram.it/

Il Mudimar, Museo Didattico del Mare, è nato nel 2020 grazie alla collaborazione tra l’Associazione Cesram, Centro Studi e Ricerca Ambiente Marino, costituita per lo più da biologi e naturalisti, e l’Istituto Salesiano di Soverato.

Un piccolo scrigno che raccoglie non solo una collezione di circa 50 campioni di vertebrati e invertebrati degli anni ‘60, perfettamente conservata e catalogata da Don Augusto Rinaldi, salesiano naturalista e scienziato, ma anche strumenti di laboratorio come microscopi, vetrini preparati e lenti di ingrandimento.

Info e Orari di apertura

Per visitare il Mudimar è obbligatoria la prenotazione al numero tel. 347 1165244.

Orario Invernale

  • Martedì e giovedì dalle 15:00 alle 19:00
  • Venerdì dalle 9:00 alle 13:00
  • Sabato e domenica dalle 10:00 alle 19:00

Orario Estivo

  • Martedì e giovedì dalle 17:00 alle 20:00
  • Venerdì dalle 16:00 alle 20:00
  • Sabato e domenica dalle 10:00 alle 20:00

Ticket d’ingresso: offerta libera

N.B. Il Mudimar è chiuso temporaneamente

Giardino botanico Santicelli

Il giardino botanico Santicelli, oltre ad essere un’oasi naturalistica di oltre mille specie di piante tipiche della macchia mediterranea e di molte altre esotiche, è una terrazza con vista sul golfo di Soverato e Squillace.

Lungo uno dei sentieri ci sono quattro postazioni antiaeree della seconda guerra mondiale, collegate tra di loro da tunnel sotterranei.

Nella parte bassa del giardino puoi vedere da vicino quella che è stata definita da molti la Torre di Carlo V, una delle 339 torri di avvistamento del Regno di Napoli costruite alla fine del XVI secolo per proteggere la costa dagli attacchi saraceni. In realtà, secondo gli studi del Gruppo archeologico Paolo Orsi, la torre è stata costruita tra il 1740 e il 1786 perchè non figurava nella carte geografiche dell’epoca conservate presso la Biblioteca Nazionale di Napoli. La sua esatta denominazione è “Torre di S. Maria di Poliporto“.

Mi dispiace solo che purtroppo l’amministrazione comunale non si occupi come dovrebbe della sua manutenzione.

N.B. Ad oggi è chiuso per lavori

Chiesa di Maria SS. Addolorata (Soverato Superiore)

La chiesa di Maria SS. Addolorata di Soverato Superiore è uno dei primi edifici costruiti subito dopo il terremoto del 1783. Subì un primo restauro dopo più di cento anni, nel 1891, come riporta una targa all’interno di una navata; una seconda nel 1984/1985.

Il capolavoro che custodisce al suo interno è la Pietà di Antonello Gagini, una scultura in marmo bianco di Carrara realizzata nel 1521.

Lo scultore palermitano, poco meno che trentenne, fece un viaggio a Roma dove rimase impressionato dalle opere di Michelangelo Buonarroti. Fu probabilmente grazie a questa esperienza che Antonello Gagini, smarrendosi nella Pietà di Michelangelo, si fa interprete di una visione più umana del mistero della morte.

L’opera, commissionata all’artista da Giovanni Martino d’Aquino e dal beato Francesco da Zumpano, si trovava in origine presso il Convento di Santa Maria della Pietà di Petrizzi. La leggenda racconta che dopo il sisma la statua fu trasportata proprio davanti alla chiesa di Soverato da un carro trainato da buoi.

Il capolavoro arrivò mutilato e pitturato con l’aggiunta di macchie rosse. Mantenne questo aspetto fino al 1964 dopodichè furono realizzati dei lavori di restauro presso l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze e nel 1968 la statua rientrò in sede.

Altre opere presenti all’interno della Chiesa Matrice sono l’Ecce Homo, un bassorilievo di Gagini che raffigura Cristo risorto con un angelo e i simboli della passione, e un crocifisso ligneo del XVII secolo di Fra Angelo di Pietrafitta.

pietà di antonello gagini
Pietà Antonello Gagini – 1521

Soverato Antica (Soverato Superiore)

Soverato Antica, definita anche Soverato Vecchia, è uno di quei posti in cui ti ritrovi immersa nel silenzio, tra scorci che guardano al mare e muretti a secco medievali. Da qui puoi godere di una vista spettacolare su tutto il golfo di Squillace.

Il sito, definito anche “Suberatum” per la presenza di alberi da sughero, risale al X secolo quando con l’arrivo delle incursioni saracene la popolazione sente la necessità di ripararsi in collina.

L’abitato si trova su una collina a circa 95 metri s.l.m. circondato dal torrente Beltrame e presenta tutte le caratteristiche di un borgo fortificato medievale. Lungo la cinta muraria sono visibili i resti di torri quadrate e delle tre porte che permettevano l’accesso al paese.

L’impianto urbano era costituito da tre chiese: Santa Caterina d’Alessandria, San Nicola e Matrice.

Inoltre, sono stati identificati degli edifici di un certo pregio architettonico, di cui uno ben conservato, e cioè il Palazzo Baronale, residenza dei vari feudatari del paese, e l’area produttiva del Trappeto, il frantoio del paese posto a sud dell’abitato e utilizzato dai contadini per la spremitura delle olive.

Per raggiungere Soverato Antica devi arrivare nei pressi della scuola elementare di Soverato Superiore, girare a destra dove c’è il monumento dedicato ai Caduti e poi seguire le indicazioni.

Lungomare Europa

albero del corallo soverato
Albero del corallo

Il lungomare Europa, costeggiato da palme e aree verdi,

è il fulcro della vita mondana soveratese. Per circa 2 km potrai passeggiare,

pedalare e praticare altri sport. Lungo la strada incontrerai la scultura in ferro del cavalluccio marino realizzata dall’artista Franco Mirenzio

Dalla grande insegna “Soverato” installata presso la villetta comunale ha inizio il “Kalabria Coast To Coast“, un cammino di 55 km che in tre tappe collega la costa ionica alla tirrenica attraversando i paesi interni di Petrizzi, San Vito sullo Ionio e Monterosso Calabro e arriva a Pizzo.

Se vieni in vacanza intorno ad aprile potrai anche innamorarti di una splendida pianta esotica originaria del Sudafrica che con i suoi fiori rossi colora il lungomare. Il suo nome scientifico è “Erythrina Caffra” ma è chiamata più comunemente “Albero del corallo”.

Soverato e la sua spiaggia bianca

spiaggia bianca soverato

La spiaggia di Soverato è una delle più belle della costa ionica calabrese: sabbia bianca piuttosto fine bagnata da acque azzurre e cristalline con fondali visibili.

Nelle giornate ventilate si formano delle ondulazioni, definite in sedimentologia “ripple marks“.

In pratica sono delle strutture sedimentarie derivate dall’azione di trazione esercitata dalle correnti e dalle oscillazioni del moto ondoso.

Per approfondire puoi leggere qui:

Dove andare al mare a Soverato?

Lidi balneari

I lidi balneari di Soverato sono veramente tantissimi. Quelli più centrali sono:

  • San Domenico
  • Marechiaro
  • Marinella
  • Il Faro
  • Lo Squalo
  • Rebus Beach
  • Il Gabbiano
  • Mare Nostrum
  • Circolo Velico (accessibile solo ai soci)

Nell’area di località San Nicola, a due passi dalle Grotticelle e dalla cava di macine ci sono:

  • Glauco Beach Club (spiaggia dog friendly)
  • Lido Bikini
  • Sottovento
  • Lido Mediterraneo
  • TaMaDà Beach

Spiaggia libera

Se ami la spiaggia libera come me, ti consiglio quella situata dopo il Ristorante Macarena, situata a circa 200 metri dal lido San Domenico, più riparata dai venti e tranquilla nei mesi di giugno e luglio. Inoltre, avendo un fondale basso è idonea anche per i bambini.

In alternativa puoi scegliere il tratto molto più ventilato compreso tra il Rebus Beach e il Circolo Velico. Se non ami le folate di sabbia te lo sconsiglio.

Dove mangiare a Soverato

  • Osteria Il Frantoio – Via Mazzini 10/A (Soverato Superiore) – tel. 0967 22055

Questo ristorante si trova nel centro storico di Soverato Superiore, in località “U Chianu”. La location è unica: un antico frantoio restaurato e trasformato in un ambiente intimo ed elegante, impreziosito dalla presenza delle antiche macine di pietra e della pressa.

In cucina c’è lo chef Gregorio Abruzzo che prepara piatti semplici e al tempo stesso raffinati, curati in ogni minimo dettaglio, affiancati da una cantina di oltre 300 etichette.

Io ho assaggiato il polpo croccante su pesto di pistacchio di Bronte e il lombo di suino all’arancia con noci e salsa di Magliocco.

  • La Radice Trattoria 2.0 – Via Paolello, 16 (Soverato Superiore) –  tel. 389 685 5011

Questo locale situato a 4 km da Soverato Marina, ha un affaccio stupendo su Soverato Antica e sull’intero Golfo di Squillace. È il posto ideale se ami la tranquillità e il silenzio.

Qui ho mangiato diverse volte e il piatto che ho apprezzato di più sono di sicuro le costine di maiale, le più buone assaggiate finora.

Nota: Locale momentaneamente chiuso per riapertura in nuova sede

Il Ristorante Brezza, inaugurato nel 2022 e gestito dal giovane chef stellato Luca Abruzzino, è il miglior locale dove mangiare pesce a Soverato. Propone una cucina easy di mare, quindi crudi, fritture, insalate, panini e friselle di pesce, da accompagnare con cocktail e vini biodinamici.

Tutto riflette l’atmosfera che si respira al mare, dall’arredamento color sabbia, rosa corallo e azzurro, fino ai dettagli delle corde delle barche che spuntano dagli archi in pietra.

I miei 6 consigli da local

  • Se vuoi imparare a dipingere scegli la bottega di Anna Manna che ha fondato l’Associazione Ubi Nos. L’ho incontrata per caso al mio ritorno da Roma e da allora non l’ho più mollata. Anna è un’ex maestra che ha lasciato il suo lavoro per amore della creatività: dipinge, scrive poesie, lavora la ceramica e fa scuola di pittura per adulti e bambini. Insieme al marito Marco, scultore per passione, passano il loro tempo libero in questo piccolo angolo nascosto di Soverato situato sotto il bar Soverato Dolci (Traversa Regina Elena).
  • Se vuoi portare a casa un souvenir calabrese diverso dal solito dai un’occhiata al negozio Le Ceramiche di Francesca Ciliberti. Quest’artista sforna creazioni dai colori mediterranei, espressioni di storia e tradizione calabrese. Dall’ippocampo di Soverato fino agli oggetti di uso quotidiano come i “salaturi” o ancora i “mostaccioli”, i classici biscotti di Soriano che lei realizza sia in ceramica sia sotto forma di gioielli (Traversa Regina Elena);
  • Se ti vuoi concedere un aperitivo in un locale particolare ti consiglio il Room 21 Speakeasy, uno dei jazz club più importanti della Calabria. Con ingresso nascosto e vetrina camuffata da finta libreria, è un omaggio al Club 21, il più famoso speakeasy di New York, dove durante gli anni ’20 del proibizionismo americano venivano vendute illegalmente le bevande alcoliche (Via Santa Maria, 4).
  • Se adori crackers e pizzette ti consiglio Il Fornaio. Ai tempi delle scuole superiori era una tappa fissa e lo è stata fino a quando non ho scoperto di essere celiaca (Via Carlo Amirante, 28).
  • Se vuoi provare la pizza e le crocchette di riso più buone della città c’è un unico nome:  Al Solito Posto di Tano (Via San Giovanni Bosco di fronte l’autoscuola Bencivenni).
  • Se vuoi portarti a casa qualche delizia calabrese fai la spesa ” Da Gregorio” (Via Olimpia, 27/29).

Curiosità

Il nome “Perla dello Ionio” è stato coniato da Ferdinando Procopio che chiamò così il suo stabilimento balneare, interamente in legno. Si trovava più o meno al posto dell’attuale Sombrero. A destra e a sinistra c’erano le cabine dipinte di giallo con un rombo rosso centrale; in mezzo, su una palafitta protesa sul mare, la Rotonda, la terrazza delle feste sul mare, delle prime elezioni di Miss Soverato, dove suonava ogni sera la romantica Orchestra Azzurra.

Cose da vedere vicino Soverato

Qui sotto trovi un elenco di mete da visitare nei dintorni di Soverato con il tempo di percorrenza in macchina.

Dei parchi archeologici Scolacium e Kaulon ne ho parlato meglio qui sotto:

Itinerario costa ionica

Se stai organizzando la tua vacanza lungo la costa ionica ti suggerisco di dare un’occhiata all’itinerario di 7 giorni che ho preparato per te e inserito qui:

3 itinerari on the road in Calabria dalla costa ionica alla tirrenica

Mappa dei punti di interesse

Ho costruito per te una mappa personalizzata con i punti di interesse che ho descritto nel paragrafo delle cose da visitare aggiungendo anche i locali dove mangiare.

Conclusioni

Spero che questo post su cosa vedere a Soverato ti abbia fatto conoscere la mia città da un punto di vista diverso.

Se hai domande ti aspetto nei commenti qui sotto.

Ora ti lascio alla visione di questo video del soveratese Francesco D’Aquino.

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Ciao!

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2 Commenti

  1. Salvo

    Ciao, scusami il tuo post mi sta servendo veramente tanto per organizzare un giro in zona.
    Mi servirebbe sapere indirizzo ed eventuale contatto del museo delle pietre e dei minerali di Soverato, del Sig. Prunestì, non riesco a trovare nulla on line.
    Grazie della cortesia…e buoni viaggi!!!

    Rispondi
    • Luigina La Rizza

      Ciao Salvo,
      grazie per essere passato da qui.
      Il Museo delle pietre e dei minerali si trova lungo la strada per arrivare alle Grotticelle e alla cava di macine. Appena esci dalla provinciale 24 ti troverai un cancello sulla destra. Mi dispiace ma purtroppo non ho neanch’io un contatto.
      Se riesco a passare nei prossimi giorni da lì e so qualcosa ti aggiorno via mail.
      A presto
      Luigina

      Rispondi

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