Al mio rientro da Tenerife una delle prime cose che ho scoperto è stata la cascata del Marmarico di Bivongi che con i suoi 114 metri di altezza è la più alta della Calabria e dell’Appenino meridionale. Per la sua bellezza, dal 6 settembre 2011 è stata anche inserita nell’elenco delle “Meraviglie d’Italia”.
Ci troviamo nel Parco Regionale delle Serre in uno dei paesi più longevi al mondo immerso nella silenziosa e ascetica Vallata Bizantina dello Stilaro, fiumara da cui ha origine la cascata.
Il nome Marmarico deriva dal termine dialettale “marmaricu”, cioè lento o pesante, perchè l’impressione che si ha guardando la cascata è che sia immobile, nonostante lo scorrere dell’acqua.
Cascate di Bivongi: come arrivare
Per raggiungere le cascate del Marmarico hai due alternative: partire dal ristorante La Vecchia Miniera di Bivongi oppure dalla Ferdinandea di Stilo.
1. Itinerario trekking Vecchia Miniera
Il percorso di trekking inizia dal ristorante La Vecchia Miniera, un locale che offre piatti tipici calabresi, come la pasta fatta in casa con il ragù di capra oppure la trota “arriganata” in umido con peperoncino, origano e patate.
Per raggiungerlo devi percorrere tutta la Strada statale 106 ionica fino a Monasterace Marina e poi prendere l’uscita per Bivongi. Segui la strada provinciale SP9 fino ad arrivare al locale.
Lascia qui la macchina e intraprendi la strada sterrata che ti porta al ponte in cemento dell’acquedotto. Una volta superato, sali costeggiando il fiume e attraversa un altro piccolo ponticello di legno. Continua a camminare nel bosco di leccio per circa 20 minuti fino a quando cominci a sentire lo scroscio d’acqua. Ti troverai davanti lo spettacolo di tre salti in successione e un piccolo laghetto dalle acque gelide dove poter fare il bagno in estate.
Se non te la senti di camminare puoi usufruire del servizio navetta con una jeep che ti porterà nei pressi del ponte. Da lì ci vuole una mezz’oretta a piedi per raggiungere la cascata.
Se hai tempo al ritorno puoi anche raggiungere la Centrale Idroelettrica, una delle prime del meridione e i Bagni di Guida, un antico centro termale di fine ‘800. Le sue acque venivano chiamate “Acque Sante” per le loro virtù terapeutiche e medicamentose e per molti studiosi sono uno dei segreti della longevità degli abitanti di Bivongi. I due siti vennero abbandonati dopo le alluvioni degli anni ’50.
Contatti servizio navetta:
Luca Murace
tel. 334 2251065
costo: 7 euro A/R.
Informazioni pratiche itinerario Vecchia Miniera
- Lunghezza: circa 6 km
- Durata stimata: 3 ore
- Difficoltà: E (escursionistica)
- Periodo ideale: da giugno a settembre
2. Itinerario trekking Ferdinandea
Il cammino parte dalla Ferdinandea, ex resistenza estiva di Ferdinando II di Borbone. Insieme a Mongiana costituì uno dei più importanti poli siderurgici del Regno.
Ci troviamo sulla variante sud dell’ultimo tratto del Sentiero del Brigante, il cammino di circa 140 km che si sviluppa tra il Parco Nazionale d’Aspromonte e il Parco Regionale delle Serre, che dallo stabilimento borbonico porta a Stilo.
Lascia l’auto nel piazzale e poi imbocca la strada che scende aggirando i ruderi del complesso. Al primo bivio prendi il vicolo a destra. Mantieniti sulla sinistra e poi svolta a destra. Scendi lungo il sentiero che costeggia un’ex condotta.
Da qui il cammino diventa una mulattiera che ti porterà ad uno splendido punto panoramico sulle cascate e poi continua a scendere fino ad arrivare al fondo valle. Attraversato il torrente risali fino a raggiungere il laghetto alla base del terzo salto delle Cascate del Marmarico.
Informazioni pratiche itinerario Ferdinandea
- Lunghezza: circa 9 km
- Durata stimata: 6/8 ore
- Difficoltà: E (escursionistica)
- Periodo ideale: da giugno a settembre
Video Cascate del Marmarico Bivongi
Vuoi dare uno sguardo dal vivo alle cascate? Ecco il video di Explore Calabria!
Cosa vedere a Bivongi e dintorni
- Il Macam (Museo d’arte contemporanea AM) e il monastero greco-ortodosso di San Giovanni Theristis
- Il borgo di Stilo con la famosissima Cattolica, i resti del Castello Normanno e la laura della Divina Pastorella (10 minuti)
- Il Parco Archeologico Kaulon di Monasterace (20 minuti)
- L’eremo di Santa Maria della Stella di Pazzano (23 minuti)
- Il Borgo di Badolato (43 minuti)
- I megaliti di Nardodipace, uno dei 18 percorsi di trekking da fare in Calabria (48 minuti)
- Il Museo delle Reali Ferriere Borboniche di Mongiana (1 ora)
- Serra San Bruno con la Certosa e il Santuario di Santa Maria del Bosco (1 ora)
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