Quando pensi alla Calabria il primo pensiero che ti viene in mente è il mare. Sì, è vero, 780 km di costa non sono pochi, ma la Calabria è una delle tre regioni italiane insieme ad Abruzzo e Sardegna ad avere ben tre parchi nazionali: Pollino, Sila ed Aspromonte.
Da grande appassionata di sport e lunghe camminate, oggi ti propongo quattro percorsi di trekking nel Parco Nazionale del Pollino, Patrimonio Unesco che con i suoi 192.000 ettari è anche l’area naturalistica protetta più grande d’Italia. Un’oasi incontaminata dove regna il pino loricato, il fossile vivente in grado di sopravvivere sulle aspre vette dell’Appennino Calabro-Lucano.
Escursioni sul Pollino: itinerari da non perdere
Reflex, zaino, snack energetici e tanta acqua. Questo è quello che ti serve per immortalare le bellezze di questo paradiso per sportivi e fotografi.
Premetto che sono tutti percorsi, ad esclusione dell’ultimo che spero di riuscire a fare prima o poi.
1. Il Giardino degli Dei

Non posso che iniziare da uno dei luoghi magici del Parco Nazionale del Pollino: il Giardino degli Dei, nei pressi di Serra di Crispo, dove si trovano gli esemplari più belli e vetusti di pino loricato.
Il trekking inizia da Colle Impiso, punto di partenza per molti itinerari nel cuore del parco, a quota 1573 metri. Si raggiungono i Piani di Pollino, dove si apre una splendida vista sulle principali vette che superano i 2000 metri: Monte Pollino, Serra Dolcedorme, Serra del Prete, Serra delle Ciavole, Serra di Crispo. In alternativa puoi partire dal Santuario della Madonna del Pollino che si trova a Mezzana, frazione del comune di San Severino Lucano.
Informazioni pratiche
- Livello: E
- Durata: 6 ore
- dislivello: 790 metri
2. La Cresta dell’Infinito

Tra tutte le escursioni sul Pollino questa forse è la più tosta insieme a quella del Serra Dolcedorme: copre una distanza di circa 15 km tra andata e ritorno e viste le premesse mette a dura prova anche i più allenati.
Il sentiero 941 parte da Colle Marcione, sopra il borgo di Civita, a quota 1227 metri dove è situato l’omonimo rifugio. Attraversi la faggeta della Fagosa fino a raggiungere Piano del Ratto. Da qui devi camminare a ritroso verso est per incontrare una vecchia mulattiera che ti permette di raggiungere la cresta a quota 1700 metri nei pressi della Timpa del Principe. Ancora un altro po’ di sforzo per raggiungere la Manfriana, a quota 1.851 metri. Avrai davanti a te una vista a 360° che spazia su parte della Lucania, sul bosco della Fagosa e le Timpe sul Canyon del Raganello, sulla Piana di Sibari fino allo Ionio, sui Monti dell’Orsomarso fino al Cocuzzo.
Informazioni pratiche
- Livello: EE (escursionisti esperti)
- durata: 8 ore
- dislivello: 790 metri
3. Dal Santuario della Madonna delle Armi al Monte Sellaro – Cerchiara di Calabria

Questa volta ci spostiamo a Cerchiara definita la porta spirituale della Sibaritide per la presenza del Santuario di Santa Maria delle Armi, completamente incastonato nella roccia.
Il percorso inizia dal Monastero bizantino. Da qui ti incammini lungo il sentiero che sale a sinistra e dopo qualche tornante ti inoltri nel bosco dei pini fino ad arrivare al Passo del Panno Bianco. Raggiunta la sella gira a sinistra e sali fino in cima al Monte Sellaro a quota 1439 metri. Da qui hai una visione di tutto il versante orientale del Parco, i monti dell’Orsomarso e tutta la piana di Sibari.
Informazioni pratiche
- Livello: E (escursionistica)
- durata: 4 ore circa
- dislivello: 450 metri
4. Serra Dolcedorme

Ecco l’ultimo percorso di trekking che ti suggerisco di fare se ami stare nella natura del Parco Nazionale del Pollino. È difficile non tanto per il dislivello quanto per la lunghezza, che ad oggi, dopo aver camminato per 28 km, non mi fa paura, ma quando l’ho fatto a giugno del 2019 è stato abbastanza tosto.
Si tratta di un itinerario di 20 km e quasi dieci ore di cammino, ma la fatica ti ripagherà alla grande perché raggiungerai il Serra Dolcedorme che con i suoi 2.267 metri è la vetta più alta del Meridione.
Anche in questo caso puoi partire da Colle Impiso. Attraversi la faggeta del sentiero dei Carbonai e poi dopo aver attraversato i Piani di Vacquarro arrivi a Piano Gaudolino. Da lì sali verso la Dolina del Pollinello, Colle del Malevento e poi finalmente sei in cima. Ora non ti resta che goderti il panorama più bello che vedrai nella tua vita e firmare il libro di vetta.
Se vuoi approfondire ti lascio leggere l’articolo dedicato:
Escursione sul Serradolcedorme
Informazioni pratiche
- Livello: EE (escursionisti esperti)
- Durata: 8/10 ore
- Dislivello: 700 metri
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