Parco della Biodiversità di Catanzaro: un’oasi tra natura, arte contemporanea e storia

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14 Giugno 2023
parco biodiversità mediterranea catanzaro

Se ami l’arte contemporanea non puoi rinunciare ad una visita al Parco della Biodiversità Mediterranea di Catanzaro: una delle realtà più interessanti della regione, non solo dal punto di vista naturalistico ma anche storico, artistico e culturale, tant’è che l’ho inserito all’interno di uno dei tre itinerari on the road in Calabria che ho ideato per chi sta pianificando le vacanze qui nella mia terra.

Il parco, inaugurato nel 2004, è un ecosistema di 60 ettari nato dalla riqualificazione urbana della vecchia Scuola Agraria. All’interno sono presenti oltre 50 mila piante tipiche della macchia mediterranea, rare specie di animali, aree giochi per bimbi, percorsi di jogging e piste ciclabili.

Ma a stuzzicare la mia curiosità è l’arte contemporanea a cielo aperto che mi riporta al Musaba di Mammola, il parco delle meraviglie creato dall’artista Nik Spatari.

Parco della Biodiversità di Catanzaro: le più belle installazioni “open air”

Il Parco della Biodiversità Mediterranea di Catanzaro ospita una collezione permanente di 23 opere di numerosi artisti nazionali e internazionali tra cui Daniel Buren, Mauro Staccioli, Mimmo Paladino, Antony Gormley, Jan Fabre e molti altri. 

Le installazioni che mi sono piaciute di più? Eccole qui sotto!

Cabane Éclatée aux 4 couleurs – Daniel Buren

Il primo capolavoro che incontro subito dopo l’ingresso al Parco è la “Cabane Éclatée aux 4 couleurs” realizzata da Daniel Buren, pittore e scultore francese. 

L’artista, famoso per le stoffe da tende a righe di 8,7 cm bianche e colorate, lavora “in situ”, ossia progetta e crea le sue sculture su misura, creando una diretta interconnessione tra l’opera e il luogo in cui si trova.

L’edificio di forma cubica è una casa a cielo aperto. All’esterno è rivestito da specchi che riflettono la natura circostante, facendo percepire l’opera quasi inesistente mentre l’interno è formato da quattro sale, ciascuna con due pareti a specchio e due dipinte con colori sgargianti.

I Temp(l)i  Cambiano – Michelangelo Pistoletto

Questa è una delle installazioni più curiose che ho visto finora, non tanto per la forma quanto per i materiali usati. Il maestro biellese dell’arte povera l’ha realizzata su commissione di Ecodom, un consorzio italiano che si occupa di recupero e riciclaggio di elettrodomestici.

La scultura, alta circa 4 metri,  rappresenta un tempio classico dove le colonne sono rappresentate da cestelli di lavatrice incastrati l’uno sull’altro e le serpentine dei frigoriferi diventano il timpano. Il disegno che ne esce fuori è il simbolo del Terzo Paradiso, testimone dell’armonia ritrovata tra consumo e riciclo.

Cast Glances – Tony Cragg

L’opera in bronzo di Tony Cragg fa parte della serie “Rational Beings”, in cui il corpo cerca di rompere le forme classiche. Ad osservarla bene sembra una sovrapposizione di due profili umani, che a tratti emergono e a tratti scompaiono. Il senso di movimento è dato dalle ellissi disposte una sopra l’altra intorno ad un asse verticale, permettendo loro di espandersi verticalmente.

Electric Kisses – Denis Oppenheim

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Le installazioni più belle che ho visto al Parco della Biodiversità Mediterranea di Catanzaro sono state realizzate dall’artista americano Denis Oppenheim. Il grande esponente della Land art ha costruito due strutture abitabili alte 4 metri con acciaio e tubi colorati in acrilico. La loro forma evoca una pagoda sinuosa modellata in chiave contemporanea ma anche la tipica forma dei cioccolatini americani a forma di goccia. 

Cosa vedere nel Bioparco di Catanzaro

Musmi – Museo Storico Militare “Brigata Catanzaro”

Dopo aver immortalato le installazioni di arte contemporanea sono ritornata al parco per dedicare qualche ora al MUSMI, il Museo Storico Militare “Brigata Catanzaro”: un coraggioso reparto di soldati calabresi impegnato eroicamente nei combattimenti della Grande Guerra che ricevette la medaglia d’oro per aver cacciato gli austriaci dal monte Mosciagh.

La struttura di 2.000 metri quadrati è stata inaugurata il 28 aprile 2007 e ospita armi, divise e accessori militari, dal periodo napoleonico alla seconda guerra mondiale. È organizzata su due livelli: il piano terra è dedicato alle collezioni napoleoniche e risorgimentali; il piano superiore è riservato ai cimeli del periodo compreso tra la prima e la seconda guerra mondiale.

Periodo Napoleonico

Tra i pezzi di valore esposti nella sala dedicata all’Italia Napoleonica ci sono:

  • l’insegna della Legion d’Onore, onorificenza voluta da Napoleone per premiare il valore militare e i meriti civili;
  • l’insegna di cavaliere dell’Ordine della Corona di Ferro
  • il copricapo detto “shako” dei sottufficiali del 102° reggimento di fanteria, con impressa la “N” imperiale.

Molto curioso è il diorama che riproduce la celebre Battaglia di Waterloo del 18 giugno 1815 realizzato da Massimo Asero che segna la caduta definitiva di Napoleone.

L’altro pezzo storicamente interessante è quello che ritrae la Battaglia di Maida del 4 luglio 1806 tra francesi e inglesi. Il plastico, 4 x 2 metri, accoglie 1066 soldatini in piombo dipinti a mano. A Londra questo combattimento è stato celebrato dando il nome ad un quartiere e alla stazione della metropolitana “Maida Vale“.

Orari di apertura: dal martedì alla domenica dalle 9.30/13.00 – 15.30/19.00

Costo del biglietto: 3,00 euro, ridotto 2,00 euro

Parco della Biodiversità di Catanzaro: orari e prezzi biglietto

Il parco della Biodiversità Mediterranea di Catanzaro si trova in Via Vinicio Cortese 1. È aperto tutti i giorni dalle ore 7.00 alle 24.00 (orario invernale) e dalle 7.00 alle 1.30 (orario estivo). L’ingresso è gratuito.

Cosa fare e vedere nei dintorni del Parco della Biodiversità di Catanzaro

Ciao!

Ciao!

Mi chiamo Luigina, dal 2016 racconto e promuovo senza sosta il mio posto nel mondo, la Calabria, che esploro con gli occhi e il cuore di una viaggiatrice.

La mia missione è raccontare la vera anima di questa terra a te che sei in partenza per le vacanze e hai il desiderio di esplorarla nella sua vera intimità. A te che come me vivi qui oppure stai lontano. Voglio donarti nuovi occhi e quella giusta dose di consapevolezza per scoprirla, ritrovarla e innamorarti, come fosse la prima volta. Ti racconto di me.

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