L’allevamento del baco della Cooperativa Nido di Seta a San Floro

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13 Giugno 2023
nido di seta san floro

“Nido di Seta è una storia d’amore. Una storia d’amore verso la nostra terra, è una storia d’amore verso la nostra attività, è una storia d’amore verso le nostre origini”.

È con queste parole pronunciate da Miriam Pugliese che inizia il video realizzato da Massimo Castelli per la Cooperativa Nido di Seta di San Floro.

In quello sguardo, che ho incrociato casualmente online al mio rientro da Tenerife nel giugno 2016, ho visto luce, passione, amore per una terra senza futuro secondo alcuni e una terra ricchissima per altri e mi sono emozionata. Ho visto una giovane ragazza dalla voce tremolante che dopo diversi anni passati fuori, osservava con nuovi occhi quelle che erano le sue origini. Dall’altra parte c’ero io con i miei ricordi da bambina, quando una delle mie letture preferite sull’enciclopedia della nonna era proprio la storia millenaria del baco da seta. Come poteva questo piccolo prodigio della natura creare il filo più prezioso al mondo?

Tutto questo è rimasto un mistero fino al 14 luglio, quando ho conosciuto dal vivo Domenico, Miriam e Giovanna. Nel 2014 i tre ragazzi di San Floro hanno ripreso quella che in passato era una delle tradizioni del loro paese: l’arte di lavorazione della seta.

Questo piccolo borgo di 500 abitanti era un importante centro di produzione di seta grezza del catanzarese. Ci sono documenti antichi che attestano che a partire dall’inizio dell’Ottocento, San Floro produceva circa 1.500 kg di bozzoli all’anno.

La seta era poi trasferita a Catanzaro per la tessitura e affidata ai maestri setaioli che per la loro bravura insegnavano le loro tecniche anche a Lione. Un’eccellenza che portò la città dei tre colli ad essere definita “capitale europea della seta” tra il 1300 e il 1700.

Il mio viaggio nella Cooperativa Nido di Seta

Il mio tour parte dal Museo della Seta nella piazza principale di San Floro, allestito all’interno di un Castello del 1400. Qui sono custoditi famosi damaschi catanzaresi, antichi abiti da sposa e telai a 4 licci che i ragazzi usano ancora oggi per tessere a mano i loro filati producendo stole, sciarpe e altri manufatti di seta.

Dal Museo ci spostiamo verso la Cooperativa Nido di Seta lungo un sentiero immerso nel cuore di una pineta che ad un certo punto si apre e lascia spazio alla vallata dei gelsi, proprio come un nido.

Il mio sguardo si posa su una pedana di legno dove con un pennarello nero è scritta questa frase: “ Non vogliamo vivere in posti dove non si vede più il cielo“. Un pensiero che fa riflettere se pensiamo che spesso fuggiamo dalla Calabria per andare altrove. Il vero tesoro sta qui, in questa terra magnifica che ha solo bisogno di persone visionarie che credono in quello che fanno ogni giorno e hanno coraggio e determinazione.

Domenico mi racconta tutto il processo, dalla schiusura delle uova fino alla trasformazione in farfalla. Dopo la trattura, cioè l’estrazione del filo di seta dal bozzolo, la seta è lavorata con antichi telai e tinta con prodotti naturali, tra cui iperico, ginestra, more di gelso e cipolla di Tropea.

L’ultima tappa del mio tour è il punto ristoro: un angolo di relax immerso nel verde sotto l’ampia chioma di un pino secolare. Qui di solito i turisti assaggiano i prodotti biologici della Cooperativa  provenienti dal proprio orto o dai produttori locali, un’ottima confettura extra di more e il “moretto”.

La storia della Cooperativa Nido di Seta

La Cooperativa Nido di Seta nasce dall’idea di Domenico di proseguire il progetto sperimentale avviato nel 1998 dal papà Florino. L’ex sindaco di San Floro fece piantare circa 3500 piante di gelso di varietà Kocusò. Il suo scopo era quello di riscoprire l’arte di lavorazione della seta e sviluppare l’economia locale.

A condividere l’idea di Domenico c’è Miriam. La ragazza, ex hostess di una compagnia aerea, dopo tanti anni vissuti all’estero sente il richiamo della sua Calabria. Al gruppo si aggiunge successivamente Giovanna, artista specializzata nella lavorazione della ceramica di Squillace.

I ragazzi, uniti dalla passione per la propria terra, prendono così in gestione l’intera area del gelseto comunale e nel giro di pochi anni costruiscono qualcosa di unico e magico grazie anche alla formazione. Per apprendere i segreti della tradizione serica seguono corsi in Thailandia, India e Messico.  

Oggi la Cooperativa Nido di Seta affianca alla gelsibachicoltura una serie di attività:

  • preparazione di una gustosa confettura biologica di more/more e bergamotto.
  • Creazione di gioielli con seta grezza e ceramica di Squillace.
  • Realizzazione di diversi accessori, tra cui cravatte, cappelli e foulard e produzione di magliette e top, tutto in seta.
  • Promozione di un turismo eco-esperienziale. Il tour prevede l’ingresso al Museo della Seta e poi il trasferimento in Cooperativa per fare visita all’allevamento del baco e degustare i prodotti biologici presso il punto ristoro.
  • Organizzazione di corsi legati alla lavorazione della seta artigianale, alla tessitura e ai metodi di tintura naturale.

La collaborazione con la Maison di moda Gucci

Dopo anni di sacrifici ma anche tantissime soddisfazioni come la recente vincita del prestigioso “Premio Best Practice dell’Italia rurale”, la Cooperativa di San Floro da quest’anno è fornitore di seta per le produzioni della maison fiorentina Gucci. Un progetto pilota che porterà alla creazione di tante altre realtà territoriali e supporterà la rete delle artigiane locali evitando così l’ulteriore spopolamento delle aree interne.

In cinque anni la celebre casa di moda potrà produrre il primo foulard di seta 100% Made in Italy.  

Informazioni pratiche per visitare la Cooperativa Nido di Seta di San Floro

La Cooperativa Nido di Seta di San Floro organizza delle escursioni esperienziali che comprendono la visita del Museo della Seta nel centro storico catanzarese, il percorso naturalistico ad anello, la visita al gelseto e all’allevamento dei bachi e il pranzo biologico.

Prenotazioni: tel. 320 896 8663 – sito web: www.nidodiseta.com

Cosa vedere nei dintorni della Cooperativa Nido di Seta

Per altre idee sulle mete da visitare lungo la costa ionica ti rimando a questa pagina dove trovi ben 3 itinerari di viaggio:

3 itinerari on the road in Calabria

Ciao!

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Mi chiamo Luigina, dal 2016 racconto e promuovo senza sosta il mio posto nel mondo, la Calabria, che esploro con gli occhi e il cuore di una viaggiatrice.

La mia missione è raccontare la vera anima di questa terra a te che sei in partenza per le vacanze e hai il desiderio di esplorarla nella sua vera intimità. A te che come me vivi qui oppure stai lontano. Voglio donarti nuovi occhi e quella giusta dose di consapevolezza per scoprirla, ritrovarla e innamorarti, come fosse la prima volta. Ti racconto di me.

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