L’escursione alle Gole del Raganello è stata una delle esperienze più belle che ho fatto nel 2016 durante un weekend a Civita. Mi sono ritrovata in mezzo a strati di rocce alte centinaia di metri dalle striature cangianti e fasci di luce che creavano un gioco di colori sull’acqua verde smeraldo che mi ha ipnotizzato.
Quest’angolo incontaminato, al confine tra Calabria e Basilicata, oltre ad essere una riserva naturale protetta del Parco Nazionale del Pollino, era una delle mete più frequentate della regione per praticare rafting e canyoning, una sorta di trekking acquatico tra rocce multicolori levigate dall’acqua e dal vento.
Purtroppo dopo la tragedia avvenuta il 20 agosto 2018 in cui sono morte 10 persone, l’accesso alle Gole è vietato in quanto le indagini sono ancora in corso.
Il percorso delle Gole del Raganello inizia a quota 750 metri, nei dintorni della sorgente Lamia, ed è lungo circa 13 km e profondo fino a 400 metri.
Il canyon attraversa i paesi di San Lorenzo Bellizzi, Cerchiara di Calabria e termina a Civita, in corrispondenza del Ponte del Diavolo, un’opera architettonica che nasconde una curiosa leggenda sulla sua costruzione.
Dove si trovano le Gole del Raganello
Le Gole del Raganello si trovano nell’incantevole Parco Nazionale del Pollino, l’area naturalistica più grande d’Italia che dal settembre 2015 è entrata a far parte della rete mondiale dei Geoparchi Unesco, in cui rientra anche il Parco Nazionale d’Aspromonte dal 2021.
Del Parco fanno parte i Massicci del Pollino e dell’Orsomarso. Dal Serra Dolcedorme, la vetta più alta del Sud Italia, puoi vedere ad occhio nudo la costa tirrenica di Maratea e Praia a Mare e ad est il litorale ionico da Sibari a Metaponto.
Gole del Raganello di Civita: alte, intermedie e basse
Le Gole del Raganello di Civita sono suddivise in tre zone, in base al livello di difficoltà: gole alte, intermedie e basse.
Le gole alte, definite Gole di Barile, partono da Contrada Maddalena di San Lorenzo Bellizzi e sono incastonate tra le timpe selvagge di San Lorenzo e di Porace-Cassano. In questo tratto, pareti di roccia alte fino a 700 metri sembrano scontrarsi l’una con l’altra. Un panorama suggestivo che unisce il verde delle foreste di faggio e quercia alla potenza dell’acqua che dà vita a salti, cascate e tunnel naturali.
Il sentiero delle gole intermedie che ho fatto io è durato 3/4 circa e vista la maggiore portata d’acqua del torrente è stato molto impegnativo.
L’itinerario iniziava dall’ex Ostello della Gioventù di Civita, ora diventato Sprar, si proseguiva lungo il sentiero degli Oleandri costeggiando il letto del fiume e ammirando sulla destra l’imponente Timpa del Demanio.
Le gole basse, a differenza delle altre, erano consigliate ai ragazzi più piccoli. Il percorso, di circa due ore, iniziava dal Ponte del Diavolo e continuava risalendo il fiume, rinfrescandosi sotto gli spruzzi della Doccia del Diavolo.
Photo credits Raganello Canyoning Explorer
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