Fiumefreddo Bruzio fa parte di quei borghi che come Civita mi sono entrati nel cuore. Sono venuta qui per la prima volta nel dicembre 2016 e sono rimasta folgorata dai suoi tramonti con vista sullo Stromboli, dal suo dedalo di vicoli che porta sulle bellissime terrazze panoramiche a picco sul mare, dove lo sguardo nelle giornate più limpide si estende da un lato fino alla Sicilia e alle Isole Eolie e dall’altro fino a Capo Palinuro.
Cosa vedere a Fiumefreddo Bruzio: uno dei borghi più belli d’Italia
Dal 2005 questa piccola perla del basso tirreno cosentino, a metà strada tra Amantea e Paola, fa parte del club dei borghi più belli d’Italia. Nel 2017 è arrivato anche sesto al concorso nazionale “Borgo dei Borghi”, organizzato ogni anno dalla trasmissione in onda su Rai3.
Fiumefreddo Bruzio la puoi visitare tranquillamente in un solo giorno. Se hai tempo a disposizione ti consiglio di fermarti almeno fino al tramonto.
Castello della Valle
La prima tappa del tour è il Castello della Valle, costruito nel 1201 sulle basi di una precedente torre normanna e successivamente ampliato e utilizzato come residenza nobiliare anche dal viceré di Calabria.
Dopo i colpi subiti dall’artiglieria francese nel 1807, oggi dell’antica fortezza rimangono la facciata e le sale interne che ospitano gli affreschi di Salvatore Fiume, pittore siciliano del ‘900 di fama mondiale.
Ti ho parlato del patrimonio artistico che ha donato al borgo nell’articolo qui sotto.
Salvatore Fiume: le opere più belle a Fiumefreddo Bruzio
Chiesa Matrice
Questa chiesa del 1540 conserva al suo interno un’antica fonte battesimale e numerose opere d’arte, tra cui quelle del pittore Giuseppe Pascaletti, originario di Fiumefreddo Bruzio. Il capolavoro che custodisce al suo interno è il “Miracolo di San Nicola di Bari” di Francesco Solimena, uno dei dipinti più belli del Barocco italiano.
Bottega “L’angolo dell’artigianato” di Enzo Spina
A darti il benvenuto appena arrivi a Fiumefreddo Bruzio c’è il “Cristo Redentore“, una delle opere più belle di Enzo Spina. L’artigiano porta avanti l’antica tradizione della lavorazione dell’argilla risalente ai primi anni del ‘900 quando Don Antonio Rotondo iniziò ad utilizzarla per la realizzazione di presepi facendosi aiutare da Attilio Spina, papà di Enzo.
Oggi molti dei suoi lavori sono custoditi presso il museo Leonida Repaci di Palmi e all’interno dei musei del Quirinale.
Palazzi nobiliari
Tra le dimore più antiche di Fiumefreddo Bruzio ci sono:
- il Palazzo dell’Ospedale (o Mazza), antico sanatorio dove i nobili curavano i problemi respiratori, beneficiando delle correnti marine. Sulla facciata esterna, se la osservi bene, c’è un videocitofono medievale che in passato consentiva di controllare dall’interno chi entrava nel palazzo.
- Palazzo Pitellia (o De Ponzio) che mantiene ancora oggi l’atrio interno originale e gli stemmi nobiliari del casato.
Chiesa di San Rocco
Questa minuscola chiesetta, costruita in origine come torre di avvistamento, sorge vicino ai ruderi delle mura di cinta della Porta di Mare.
Il portale in bronzo raffigurante San Rocco e la volta della chiesa sono state realizzate negli anni ’70 dall’artista Salvatore Fiume.
Piazze panoramiche: Torretta – Rupe – Santa Domenica
Queste tre piazzette rappresentano un sistema di difesa unico in Italia. Quella che mi è rimasta nel cuore è Largo Torretta non solo per la visione a 180° su tutta la costa ma anche per la curiosa presenza dei “distrattori”, simili a delle sentinelle umane, che ti fa capire quanto Fiumefreddo Bruzio fosse importante per la sua posizione strategica.
In piazza è presente anche la “Ragazza del Surf“, la bellissima scultura in bronzo donata da Salvatore Fiume nel 1996.
Un’altra opera dell’artista siciliano si trova su Largo Rupe e rappresenta un’enorme moneta dove in primo piano c’è la dea bendata a cavallo di una cornucopia e sullo sfondo il Castello della Valle. Sull’altro lato era incisa una meravigliosa poesia di Fiume che con il tempo si è cancellata:
“Tutte sono augurabili le fortune grandi e piccole, ma ve n’è una amico più grande ed è quella che si innamori di te la donna che tu ami”.
L’ultima piazzetta di Fiumefreddo Bruzio che ti consiglio di raggiungere è quella di Santa Domenica. Da qui inizia un’antica mullatiera di circa 1 km che collega il borgo alla marina. Questo sentiero era percorso fino agli anni ’60, sia dai pescatori che rientravano al paese con il loro bottino di pesce da vendere alla comunità e sia dai contadini che coltivavano le loro terre sulla costa.
Dove mangiare e dormire a Fiumefreddo Bruzio
Su consiglio di Alessandra ho scelto di pranzare all’Osteria Convivio che si trova in Largo Fiume di fronte la casa del maestro siciliano che scelse il borgo cosentino come residenza estiva per i suoi soggiorni.
In questo locale con cucina a vista, l’arte contemporanea la fa da padrona. Tavoli e sedie sono costruite con fondi colorati di vecchie barche. La cucina prevede un’alimentazione sana, con prodotti bio a km 0, niente farine raffinate ma solo prodotti del territorio semplici e genuini.
Per il soggiorno ti consiglio la Residenza d’epoca Borgodifiume, uno splendido palazzo d’epoca del 1600 che fa parte del progetto Borgo di Fiume, l’albergo diffuso nato dall’idea del Dott. Raffaele Leuzzi. Entrare qui significa immergersi in un’atmosfera del passato. Travi a vista, archi e muri in pietra sono tutti elementi che sono stati recuperati e valorizzati per farti sentire quel calore che ti aspetti quando passi qualche giorno di relax insieme alla tua famiglia o al tuo compagno.
Cosa visitare e fare nei dintorni di Fiumefreddo Bruzio
- Escursione al Monte Cocuzzo, la vetta più alta della Catena Costiera Paolana
- Abbazia Fonte Laurato (7 minuti)
- Santuario di San Francesco di Paola (21 minuti)
- Belmonte Calabro (25 minuti)
- Birrificio ‘A Magara – Nocera Terinese (44 minuti)
- Cleto( 46 minuti)
Itinerario sulla costa tirrenica
Se vuoi scoprire la costa tirrenica puoi comprare la mia guida turistica della Calabria o in alternativa dare un’occhiata all’ itinerario di 5 giorni da Praia a Mare a Scilla di cui ti parlo qui:
3 itinerari on the road in Calabria dalla costa ionica alla tirrenica
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