Voglio portarti in quello che è stato il mio primo posto del cuore prima di conoscere Civita: Fiumefreddo Bruzio. Un borgo magico, a strapiombo sul Tirreno dove ogni giorno i colori caldi del tramonto sono un’istantanea da immortalare. Un borgo lontano dalla modernità, dove vivere le giornate in modo slow, disconnessi dal mondo e connessi con la bellezza che lo contraddistingue.
Voglio parlarti di un luogo speciale che parla di ospitalità, calore umano e sviluppo locale: la Residenza Borgodifiume, una delle strutture più belle dove dormire in Calabria.
Questo palazzo d’epoca del 1600 si trova in Piazza Santa Domenica, punto di partenza di una vecchia mulattiera che collega il centro storico di Fiumefreddo Bruzio con la marina. Si sviluppa su tre piani, ha un terrazzo panoramico con affaccio sul borgo ed è composto al momento da cinque stanze e due appartamenti a due passi dalla struttura, tutti restaurati secondo i principi della bio-edilizia.

La prima volta ci sono entrata solo per fare qualche foto. Varcato l’ingresso ho percepito subito un profumo di pietra, nascosta per anni sotto una coltre di intonaco e cemento e riportata alla luce dopo un attento lavoro di restauro.
La seconda ci sono ritornata per un servizio fotografico e me ne sono subito innamorata, non solo per la bellezza autentica che caratterizza questo palazzo ma per come mi sono sentita in quei due giorni. Non capita spesso che una piccola comunità fatta di giovani ti accolga e ti faccia sentire come una residente temporanea.
Ecco il motivo per cui quando viaggio preferisco i borghi, perché so che in queste piccoli gioielli isolati dal mondo posso trovare le relazioni umane, le esperienze, l’apertura di chi apre le porte della sua casa e ti dona qualcosa di proprio che va oltre il semplice soggiorno in una stanza fredda e asettica dove l’unico contatto è con i codici di un citofono.

Il mio angelo custode è stata Maria Teresa. A colazione, essendo celiaca, mi ha fatto trovare tanti prodotti gluten free, mi ha coccolato con gli estratti di frutta e verdura, succo di bergamotto e marmellate fatte in casa.
Prima di partire mi ha accompagnato insieme a Simone all’orto-fattoria di sua mamma Rosa a spasso tra campi di insalata, bieta, zucchine, camomilla e tanto altro, tutto coltivato rispettando i ritmi della natura e delle stagioni. Per finire mi ha raccontato la sua storia e quella dei giovani che la affiancano nella gestione della Residenza Borgodifiume e delle strutture ad essa collegate. Maria Teresa, Jessica, Iustina, Andrea e Simone hanno scelto di non abbandonare Fiumefreddo Bruzio e lavorare per un progetto fuori dal comune che mette al centro il territorio, il cibo sano e la salute.

Come è nato il progetto Borgodifiume
La Residenza d’epoca Borgodifiume fa parte dell’omonimo progetto di albergo diffuso, ispirato all’artista siciliano che negli anni ’70 scelse Fiumefreddo Bruzio come residenza estiva regalandogli una seconda giovinezza.
L’idea parte da Raffaele Leuzzi, medico oncologo originario di Delianuova. In collaborazione con l’Associazione “Le donne scelgono” dà avvio ad un centro per la prevenzione e la diagnosi precoce del tumore al seno. È così che nascono la Residenza, l’Osteria “Il Convivio”, l’Enolibrobirreria e la Bottega.
Alla base del progetto c’è una cooperativa di comunità formata dai ragazzi di cui ti ho parlato prima, tutti coinvolti nella gestione dei vari locali. L’obiettivo è promuovere un nuovo approccio all’ospitalità ispirato alla tutela del territorio e ad uno stile di vita sano dove al centro del piatto c’è il cibo agricolo.
Osteria Il Convivio

Alla Residenza Borgodifiume è collegata l’Osteria con l’orto, il Convivio. Ho cominciato a frequentare questo locale dalla prima volta che sono approdata a Fiumefreddo Bruzio. Lo considero il mio rifugio, un luogo dove mi sento sempre a casa, oggi ancora di più, considerata la celiachia.
Il Convivio è arredato con tavoli e sedie realizzati con i fondi colorati di vecchie barche. Al piano inferiore c’è l’Enolibrobirreria “A Piazzetta” che include numerosi vini biologici a cui si affiancano le birre artigianali.
I piatti sono preparati con i prodotti dell’orto di Rosa e di altri produttori locali scelti tra i vari Presidi Slow Food regionali, tra cui il caciocavallo di Ciminà, il pecorino del Monte Poro e il suino nero di Calabria. Per pasta e dolci niente farine raffinate, solo integrali e semi integrali macinate a pietra.
Ti consiglio di provare assolutamente la curiosa frittata di patate senza uova. Questa ricetta tipica contadina è preparata con patate, origano, basilico, aglio, peperoncino piccante, un po’ di farina ed una spolverata di pecorino grattugiato.
Spero che tu possa conoscere e provare le stesse emozioni che ho provato io in questa piccola oasi felice incastonata in uno dei borghi più belli d’Italia.
Contatti
Residenza d’Epoca Borgodifiume
Via Granatello 1 – Fiumefreddo Bruzio (CS)
www.borgodifiume.it – info@borgodifiume.it
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