“Se verrai in Aspromonte, non dire il tuo nome, non serve, vi entrerai, invece, senza annunziarti, e ascolterai una conversazione già da tempo avviata, come se una intelligenza nativa ti accogliesse e ti riconoscesse.
Giuseppe Bombino (ex Presidente del Parco Nazionale d’Aspromonte)
Se verrai in Aspromonte, non entrerai nella stanza buona ma in cucina, dove si impasta il pane, dove il grano e l’acqua ancora uniscono le permanenze di antiche civiltà e mitiche tradizioni, che superano di molti millenni i peccati dell’ultima generazione.
Se verrai in Aspromonte col bastone dello studioso o del pellegrino, porta con te un bambino e una preghiera; digli cosa sia la verità, che allontana la morte di una civiltà e spegne ogni dolore. Se verrai in Aspromonte noi verremo con te.”
Voglio iniziare così il mio racconto del blog tour che ho organizzato dal 5 al 7 aprile 2019 tra Antonimina e Canolo insieme ai ragazzi dell’Associazione Boschetto Fiorito.
Ascoltare questa lettera, che qui ho riportato solo in parte, è stato uno dei momenti che mi ha emozionato di più, anche perché inaspettato. Un messaggio che interpreta a pieno i segni identitari di questo territorio: il pane, l’acqua, la montagna e la lingua. Quattro elementi che tutti insieme rappresentano l’anima e la ricchezza naturalistica e culturale dell’Aspromonte.
Questo lembo di Calabria l’ho vissuto per la prima volta in un weekend l’anno prima. Sono stata così bene da decidere di realizzare un blog tour con alcuni professionisti che avevo conosciuto. Ho accennato le mie intenzioni sia ai ragazzi dell’Associazione che a Laura Multari ed è nato #thisisaspromonte: un progetto di promozione che ha fatto riscoprire un territorio che per decenni è stato oscurato dai media e che nell’aprile 2021 è entrato a far parte dell’Unesco Global Geoparks, la Rete Mondiale dei Geoparchi Unesco.
La seconda volta è stata diversa e più intensa. Ho visto gli occhi curiosi di chi scopriva per la prima volta questi paesi, chi leggeva poesie con la voce tremolante dall’emozione e chi con grande fierezza scrutava i propri allievi e la loro maestria nel suonare la zampogna.
Ti presento il team
Aneta Ozonek
Aneta è polacca e vive ad Amantea dal 2002. È una grande appassionata di fotografia ed è l’autrice di Hello Calabria, l’unico blog in lingua polacca completamente dedicato alla nostra terra.
Francesco Cristiano
Francesco è un videomaker cosentino tornato in Calabria dopo aver vissuto varie esperienze tra Firenze e Padova. L’ho conosciuto per la prima volta al Cose Belle Festival e l’ho rincontrato virtualmente guardando il suo emozionante video girato a Civita.
Luigina Bianco
Con Lulù abbiamo in comune il nome. È nata e cresciuta a Toronto, da papà cosentino e mamma canadese. Vive a Cosenza da quasi 10 anni e sul suo blog Calabrisella Mia scrive interamente in inglese. Fa parte di Dolce Vita Bloggers, una community di donne che hanno la passione per l’Italia.
Primo giorno: 5 aprile 2019
Il primo giorno del blog tour ho scoperto un altro lato di Antonimina, forse quello più autentico e tradizionale. La figura di Micu Pelle, conosciuto per le sue poesie in dialetto antoniminese, la tessitura della ginestra che la Signora Annamaria Raco porta avanti con grande dedizione, fino al gruppo che ci ha fatto ballare la tarantella composto da Nicola, Marco, Michele, Pino, Giulio e dal mitico Signor Peppino le cui zampogne hanno varcato i confini nazionali.
Questa è una delle poesie che i ragazzi del Boschetto Fiorito ci hanno letto durante il tour guidato tra i vicoli di Antonimina, proprio nella piccola piazzetta delle Tre Fontane, oggi dedicata a Micu Pelle.
Ntonimina me’ pajisi – Micu Pelle
Simpaticu a Natura a ttia ti fici,
ammenzu a duu’ hjiumari situati,
li casicedi toi parinu mpisi,
sup’a na rocca fusti frabbicatu.
L’aria du mari nfrunti ti corpisci,
ma di lu ventu tu si riparatu,
na curuna d’allivari ti facisti,
signu di bontà, d’amuri e paci.
Nu pecuraru u primu palu misi,
fici u pagghjaru e po’ fici i terrati,
po’ s’accattau li pecuri e li crapi,
ddu’ vacchi i latti e puru pe majisi.
Ddu’ amici fidili si ndi fici:
nu cani e na mugghjeri affezionati.
Nesciru figghjoli sani e coraggiusi,
chi nci facenu facci a lupi e latri.
Caru Ntonimina, meu pajisi,
cu Ciminà e Sanatlariu si frati,
puru cu Partigghjola e cu Jeraci,
ca di l’antica Locri discinditi.
Trippizza nta lu menzu vu’ ndaviti,
chi comu gendarmu la guardia vi faci,
la spiaggia, la muntagna e l’alliviti,
i vagni e i cosi di l’antichitati.
Sarenu cosi mu vi li goditi,
ncunfrunt’allatti mu va fissijati,
mu v’aiutati e ‘mpaci mu staciti,
e li straneri m’i maravigghjati.
Ma ndavi mbidiusi e scrianzati,
chi fann’i i prepotenti e i spiritusi,
chi vorrenu cumandan’e servuti,
quasi quasi pagati e ringraziati!
Secondo giorno: 6 aprile 2019
La giornata di sabato è stata interamente dedicata all’escursione a Monte Tre Pizzi, definito così per i tre torrioni di roccia che svettano sul versante ionico. Una vista che spazia dalla Costa dei Gelsomini fino alla Rocca di Gerace e da cui si intravede anche la maestosa figura di Pietra Cappa.
Il percorso, ideato e guidato dai ragazzi dell’Associazione Boschetto Fiorito, parte direttamente da Antonimina e incrocia il sentiero 213 del Parco Nazionale d’Aspromonte che da Piano Moleti porta al Tre Pizzi. Un cammino che mi ha messo fisicamente a dura prova ma che ho affrontato con il sorriso e la determinazione di arrivare in cima, insieme a tutte le persone speciali che ci hanno fatto compagnia.
Lunghezza: 12 km
Difficoltà: E (escursionistica)
Dislivello: 600 metri
Durata: 6 ore circa
Contatti: Associazione Boschetto Fiorito (Pagina Facebook – tel. 347 407 1165)
Il nostro punto di riferimento culinario per i due giorni trascorsi ad Antonimina è stato il Ristorante Do’ Priuri che per l’occasione ci ha preparato un menù speciale. Antipasti gustosi e abbondanti a base ad esempio di ricotta, pancetta, peperonata e zuppa di fagioli e primi piatti tipici del paese come i “rigatoni alla Ntoniminara”. Non sono mancate le alternative anche per i vegetariani come la “pasta con la melanzana ‘mbuttunata” e le polpette di ricotta al sugo. Per concludere non poteva mancare il gelato. Io ho provato quello alla nocciola ed era veramente ottimo.
Ristorante Do’ Priuri
Via Consalvo – Antonimina – tel. 0964 312031 – Pagina Facebook
Terzo giorno: 7 aprile 2019
Domenica, dopo la sosta su una delle cime del geosito delle Dolomiti del Sud di Canolo Vecchio, ci siamo spostati verso Canolo Nuova. La prima tappa è stata il Panificio Pane Amore e Fantasia dove la Signora Maria Stilo e suo marito ci hanno deliziato con una pizza salsiccia e funghi preparata con la farina scura di jermano (segale) e omaggiato di una pagnotta di pane. Un prodotto dietro il quale c’è una storia di vita, di resistenza, sacrifici e tanta passione. Un tesoro diventato simbolo di condivisione e unione per questa comunità montana, dal momento che viene cotto nei sei forni messi a disposizione dal comune con un piccolo contributo economico.
Per il pranzo siamo stati ospiti a casa di Laura Multari e suo marito Antonello Stilo che dal 1992 portano avanti l’Azienda Agricola Sapori Antichi d’Aspromonte. Ad aspettarci c’erano taglieri di formaggi e salumi vari, tra cui il prosciutto cotto di Canolo. Il tutto accompagnato dal vino e dalla Jermana, una birra bionda prodotta dalla Limen Brewery, un birrificio artigianale di Siderno.
Tra un assaggio e l’altro Laura ci ha raccontato anche la sua storia. Ha imparato ad amare la montagna nei mesi vissuti in Trentino dal fratello, ma le mancava qualcosa, quell’accoglienza e quella solarità a cui era abituata. Ritorna in Calabria e durante l’estate incontra il suo futuro marito Antonello. Dopo due mesi iniziano a lavorare insieme dando vita ad una bellissima realtà che oggi coinvolge tutto il territorio di Canolo e dintorni.
Oltre all’azienda agricola gestiscono la prima fattoria didattica cofinanziata dall’Ente Parco e una braceria dove puoi assaggiare l’autentico suino nero di Calabria.
Azienda Agricola Sapori Antichi d’Aspromonte
Viale Italia, 8 – Canolo Nuova – tel. 0964 323279 – Facebook
Ringraziamenti
Voglio ringraziare tutti coloro che hanno partecipato a questo weekend e che ci hanno raggiunto da Lamezia Terme, Catanzaro, Amantea e Soverato, le blogger Aneta Ozonek di Hello Calabria, Luigina Bianco di Calabrisella Mia e il video maker Francesco Cristiano.
Le aziende che hanno supportato il progetto
Questo progetto di promozione non sarebbe potuto partire senza il contributo di tutti gli operatori che con la loro disponibilità, gentilezza e passione stanno portando avanti un grande cambiamento sul territorio. I ragazzi dell’Associazione Boschetto Fiorito che mi hanno dato una mano nell’organizzazione, la guida ambientale ed escursionistica Lillo Aloi che ci ha emozionato con le sue letture e dato un supporto logistico. Per finire il Ristorante Do’ Priuri di Antonimina e l’Azienda Agricola Sapori Antichi d’Aspromonte di Canolo che ci hanno fatto assaggiare le loro prelibatezze.
Video Blog Tour #ThisisAspromonte
Concludo questo post con questo video realizzato da Francesco Cristiano che in pochi minuti è riuscito a raccontare e trasmettere l’anima di un territorio come l’Aspromonte.
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